Regia di Alberto Negrin vedi scheda film
La storia incredibile, ma vera di Giorgio Perlasca, italiano in Ungheria durante la seconda guerra mondiale, che riuscì a far fuggire più di 5000 ebrei dal Paese occupato dai nazisti spacciandosi per console spagnolo.
Bel lavoro televisivo di Alberto Negrin, non nuovo alle rievocazioni storiche e ai lavori di impegno civile; la storia di Giorgio Perlasca - avventurosa, emozionante, giusta, commovente - era venuta alla luce solamente poco più di dieci anni prima ed era stata raccontata nel romanzo di Enrico Deaglio La banalità del bene. Da qui hanno preso il via Stefano Rulli e Sandro Petraglia per scrivere la sceneggiatura di questo film, prodotto dalla Rai (insieme a società televisive francesi, svedesi e naturalmente ungheresi) e confinato nella solita dimensione delle due puntate da circa cento minuti ciascuna. Al di là dei soliti sbrodolamenti narrativi catodici e di un certo continuo ammiccamento emozionale nei confronti del pubblico domestico, Perlasca: un eroe italiano è un lavoro di discreta fattura e sicura solidità, con un protagonista non eccezionale, ma in parte quale Luca Zingaretti. Amanda Sandrelli, Franco Castellano, Marco Bonini, Jerome Anger, Christiane Filangieri e Lorenzo Lavia sono gli altri nomi principali nel cast; la colonna sonora è di Ennio Morricone, che pare voler calcare la mano un po' troppo sull'enfasi. Gli anni Duemila si aprono bene per Negrin, che girerà sette fiction tv nei successivi sette anni. 5/10.
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