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A Single Shot

Regia di David M. Rosenthal vedi scheda film

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La recensione su A Single Shot

di supadany
6 stelle

A single shot è un thriller che, per parecchi motivi, ne ricorda molti altri, ciò nonostante mostra allo stesso tempo una discreta dose di personalità, anche se questo non comporta solo aspetti positivi.

A prescindere da ogni possibile considerazione, Sam Rockwell assoluto protagonista porta indubbiamente qualche punto a favore.

Durante una battuta di caccia, John (Sam Rockwell) colpisce accidentalmente, uccidendola, una ragazza e mentre nasconde il cadavere scopre un bel gruzzolo di dollari.

Potrebbe essere l’occasione per sistemare un po’ le cose - John che sta per separarsi dalla moglie (Kelly Reilly) - ma ben presto qualcuno si metterà alla ricerca di quel denaro, pronto a tutto pur di recuperarlo.

 

Sam Rockwell

A Single Shot (2013): Sam Rockwell

 

Un incidente di caccia e quel poco di equilibrio che ancora rimane svanisce, la vita non può più essere la stessa di prima, i propri affetti, già incrinati, sono ulteriormente messi a repentaglio e losche figure si affollano all’orizzonte, come avvoltoi che rivogliono ciò che è loro, disposti ad ogni tipo di azione pur di raggiungere l’obiettivo.

È l’America dimenticata dalla legge, o invasa dalla legge fai da te, non per niente il film non mostra, nemmeno per sbaglio, alcun membro delle forza dell’ordine.

Da un lato, ciò aiuta la descrizione di un ambiente rurale (quanto uggioso) da retrovie sociali, dall’altro sembra che nessuno proprio vigili nemmeno alla lontana, nonostante le evidenti tracce di sangue lasciate per strada; volendo ragionare (giusto un attimo), inevitabilmente il film sarebbe finito altrove (cioè a finire presto).

In più, la vicenda si snoda con eccessiva lentezza, faticando dunque a carburare, parecchi personaggi si avvicendano sulla scena, ma per essere un thriller l’intreccio si prende un po’ troppe pause, senza innescare una tensione costante.

Tensione che invece sfocia nel lodevole finale, che chiude un percorso catartico con naturalezza, senza apporre echi e dietrofront improbabili o meglio, sembra voler spiazzare, ma le favole non esistono in certi posti.

Su questo itinerario, primeggia la figura di un uomo solo e tormentato, un barbuto Sam Rockwell che ha le spalle sufficientemente larghe per perorare la causa e catalizzare l’attenzione, coadiuvato da un cast consistente, che va dalla combattuta e dolce Kelly Reilly, all’avvocato spregiudicato interpretato da William H. Macy, offrendo anche a Jeffrey Wright e Jason Isaacs momenti non secondari.

Così, A single shot rimane un thriller dagli esiti contrastanti, che si dipana senza eccessive concessioni, cui probabilmente manca un po’ di qualità nel manico (regista), ma considerando l’inflazione del genere, non si può dire di essere finiti male in arnese.

Bene o male, i conti tornano.

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