Regia di George Cukor vedi scheda film
Un Cukor che ha puntato su un'attrice che ha dato i risultati in cui lui puntava con Nata Ieri, qui la consacra in maniera definitiva e non ripetitiva, come dal successo precedente si poteva credere. La comicità ed il personaggio della Holliday va avanti in maniera inconsueta, ma precisa e fa da scuola ad un genere di attrice a cui molte attingeranno e non solo in America con alterne fortune.
Cukor è sempre forte di sceneggiatori non di routine da cui pretende quello che ha in testa in maniera chiara e precisa, e la bomba ad orologeria scatta alla perfezione anche con questo film, in cui ci si diverte, ma si pensa anche molto attraverso situazioni di commedia che ricordano per certi versi Wilder, ma qui la distanza è evidente, e la satira ha degli aspetti e dei presupposti diversi su cui marciare. Risalta in maniera evidente la voce di Rina Morelli, che doppia e che rimarrà impressa negli anni anche oltre i film interpretati dalla Holliday, che purtroppo avrà una breve carriera. Ottima l'accoppiata con Lemmon che nello stesso anno avrà un'altra occasione, sempre felice.
La storia si muove su binari inconsueti, e più che altro oggi molto interessanti: pubblicità, presenza senza ragione, vuoto pneumatico dei mass media, successo che, insomma, brucia, senza un valore concreto.
Una storia che la scrittura e la sceneggiatura dei Kanin ha sostenuto a dovere
Un grande maestro che ha usato l'Attrice non solo come donna apparriscente , ma porgendole l'anima che di solito non si pretende mai in certi contesti, e parlando di attrice non parlo solo della Holliday, naturalemente
Una collaborazione grande con Cukor ha dato i suoi frutti e questo ne è un esempio
Pnerso il suo esordio in cinema e naturalmente l'occasione non era certo perdibile
Un attore quasi superfluo, ma che Cukor ha sfruttato per il suo verso giusto.
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