Regia di Aleksej Balabanov vedi scheda film
Film d'azione in salsa russa con al centro il conflitto (Voyna significa guerra) tra ceceni e russi in cui si mescola politica internazionale, mafia russia, reduci senza scrupoli, sequestri, esecuzioni sommarie stile Isis e chi piu' ne ha piu' ne metta. Ritmo (frenetico) e colonna sonora esaltante.
Film d'azione in salsa russa con al centro il conflitto (Voyna significa guerra) tra ceceni e russi in cui si mescola politica internazionale, mafia russia, reduci senza scrupoli, sequestri, esecuzioni sommarie stile Isis e chi piu' ne ha piu' ne metta.
Il ritmo (frenetico) è quello tipico che contraddistingue il Cinema di Balabanov che ama utilizzare spesso i suoi cari attori feticcio (in questo caso Sergey Bodrov Jr quasi come cameo).
Che dire, più che una recensione, questa vorrebbe essere una spassionata sviolinata pro Balabanov considerato, con estrema approssimazione, il capostipite del genere Pulp russo oppure, e qui si esagera, il Quentin Tarantino della terra di Tolstoi.
Da dire che il Cinema ostico e lento, tipico di altri maestri oltrecortina, non abita certo qui.
I ritmi sono da cinema americano mainstream mentre la scelta della colonna sonora (e qui generalizzo per tutto il cinema di Balabanov) è veramente esaltante.
Rock (presumo) indipendente russo estremamente 'duro' che fa da vera 'colonna' portante alla trama che spesso necessità di un collante tra i vari salti spazio-temporali.
Cinema povero di mezzi ma ricco di idee e vitalita'.
Al momento non posso dire di aver visto un titolo di Balabanov che mi abbia deluso.
Comunque da vedere assolutamente 'Morfina' e 'Of freaks and men' i suoi, a parer mio, capolavori.
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