Regia di Massimo D'Anolfi, Martina Parenti vedi scheda film
Il canto che il servo pastore intona attraversando l'altrui servitù militare.
...sopra ogni sughera / il disegno
di tutti i miei / coltelli...
Dalla stalla il figlio esce di scena, rassegnandosi alla rabbia.
Fuori campo si sente, attutito, un brandello di pianto furioso faticosamente sputato : “ Che pena ! ”.
Il vecchio padre invece permane strenuamente in campo, non rinunciando all'accudimento della Bestia :
non vuole lasciare all'ennesima morte che sballa ogni statistica
-- invero decretandone l'oramai assodata consuetudine : il ''picco'' verso la fossa --
anche l'imago di questa vita che si estingue appassendo e rantolando con parsimoniosi singulti, non vuole certificare questa già sua minuscola ulteriore vittoria agevolata dalle cadaveriche rovine sparse al suolo a punteggiarne lo scenario semiselvatico di fiero e ferino paesaggio disseminato con le retrofuturistiche carcasse di colossali dinosauri corazzati di lamiera arrugginita e con i capitolanti disastri delle ricadute che le ingegneristicament'evolute fionde di acciaio, metalli rari e combustibile ad alta detonazione ( tritolo e ciclonite ) precipitate al suolo in balistiche parabole vaganti - baloccate conto terzi - delineano,
e permane in lui un'ostinata - ottusamente scorticata d'ogni logica speranza - dignità :
non è un aggrapparsi ad una reiterata illusoria fiducia nella volontà quotidianamente sudata
-- forse è lui il primo a saperlo che di speranza non ve n'è, più, alcuna --,
è solo amore.
Manifesto, irrimediabile, fertile.
Amore per l'orizzonte negato di un macello.
Ecce Vitulus.
L'uomo ne consola le spoglie rantolanti.
Un singulto di nulla che resta, a terra, tiepido.
( Materia Oscura : la Terra )
( Lektionen in Finsternis : la Guerra )
la Terra, la Guerra, una Questione Privata ( Elogio della Lotta ).
Non c'è nessun dopoguerra.
Correva, sempre piú veloce, piú sciolto, col cuore che bussava, ma dall’esterno verso l’interno, come se smaniasse di riconquistare la sua sede. Correva come non aveva mai corso, come nessuno aveva mai corso, e le creste delle colline dirimpetto, annerite e sbavate dal diluvio, balenavano come vivo acciaio ai suoi occhi sgranati e semiciechi. Correva, e gli spari e gli urli scemavano, annegavano in un immenso, invalicabile stagno fra lui e i nemici.
Beppe Fenoglio - una Questione Privata - 1963
Studio - C.C.C.P. :
Live - C.S.I. :
( Campestre : una Questione...Pubblica )
Svanisce la città
Sfuma il traffico
Sfuma
S'impone la poesia
S'alza la luna e
Sale
Decolla...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta