Espandi menu
cerca
The Legend of Paul and Paula

Regia di Heiner Carow vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Baliverna

Baliverna

Iscritto dal 10 luglio 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 103
  • Post 5
  • Recensioni 2149
  • Playlist 27
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su The Legend of Paul and Paula

di Baliverna
6 stelle

Due coppie si mettono assieme, poi si mollano, poi si riconciliano per finta, poi...

 

È abbastanza difficile per noi italiani capire le ragioni dell'enorme successo e popolarità di questa pellicola, la quale mi pare sia stata il maggiore successo commerciale della Germania Orientale. Probabilmente, il film va cioè a pescare nell'immaginario collettivo e nell'esperienza di vita di quella generazione della DDR. Per il resto – mi trovo quasi costretto ad affermare – non vedo in esso qualità cinematografiche superiori alla media.

L'impianto generale è una serie di situazioni che compongono una trama fatta di corsi e ricorsi, situazioni, queste, con i dialoghi abbastanza scarni e radi. Non so se ciò sia intenzionale da parte degli sceneggiatori, i quali vorrebbero con ciò mostrare la povertà comunicativa di queste coppie precarie, oppure se sia casuale, e sia motivato dal loro non amore per i dialoghi o dall'incapacità di scriverne di buoni.

La trama è abbastanza monotona, tra mettersi e lasciarsi, litigare e fare pace. Il titolo trae un po' in inganno, inducendo lo spettatore ad aspettarsi una vicenda esemplare, o curiosa, o che trovi pieno compimento in modo inaspettato. Nulla di tutto ciò invece; il decorso procede a zig-zag senza una direzione precisa, e il finale è minimalista. Dentro di noi rimane quindi la domanda su dove si sia voluti andare a parare.

Un elemento di originalità è la presenza di alcuni inserti visionari e surreali, ma non fatti bene come li avrebbe fatti Fellini,

Qualcuno ha scritto che il film sia delicatamente critico verso lo Stato tedesco-orientale; può darsi, ma io non lo ho colto. Tuttavia, non so s e per pagare dazio o per caricare le scene di qualche senso metaforico, il film dà risalto al programma di edilizia popolare attuato dal governo in quegli anni, con la demolizione di vecchie casa ante- o post-guerra, e la costruzione di “alveari” con tanti piani. Il ripetuto mostrare case in demolizione e case in costruzione potrebbe adombrare al carattere provvisorio e precario delle relazioni sentimentali ritratte dal film.

In generale, è un film che si lascia guardare, ma nulla più, e che risulta interessante più che altro per il mostrare la vita quotidiana nella DDR: le vie cittadine, i locali da ballo, i cinema, e altri luoghi di ritrovo come le piscine all'aria aperta.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati