Regia di Hee-il LeeSong vedi scheda film
"L'altro festival" ha avuto diversi meriti: non ultimo quello di documentare ancora una volta il generale clima di difficoltà che in molte parti del mondo alcune minoranze si trovano a dover affrontare: incapacità di veder riconosciuta una parità di diritti, una legittimazione legale, o dover subire vere e proprie ingiustizie, soprusi, maltrattamenti, fisici o subdoli sotto forma di discriminazioni e perversioni come atti di bullismo e quant'altro. Un altro merito, molto più soggettivo, privato e personale, e dunque di importanza decisamente relativa e minima rispetto a quanto sopra, è stato quello si scoprire un grande regista, presente in sala per presentare una mini rassegna a lui dedicata. Si tratta del regista sudcoreano Leesong Hee-Il, immortalato anche qui sotto nelle foto scattate dal mio amico Port Cros durante la presentazione che ha preceduto la proiezione di quattro sue opere, due corti e due lungometraggi. Tra questi ultimi, il suo stupendo, poetico e trattenuto WHITE NIGHT, completa meravigliosamente una trilogia composta dai due corti Suddenly, Last Summer e Going South, ed e' un film magnifico, finora il piu' bello ed intenso visto qui a Torino ma pure all'In&Out di Nizza.
Storia di solitudini e di vendetta, incontro di una notte tra due maschi, uno steward che torna a Seoul solo il tempo di una notte per ragioni che capiamo solo durante lo svolgimeto della pellicola; il suo incontro, per ragioni sessuali, con un giovane impiegato presso un corriere espresso: un incontro-scontro tra due personalita' orgogliose e tutt'altro che arrendevoli destinato in piu' occasioni a perdersi nel nulla, fino a che poi l'intimita' sopraggiunge come un fuoco che riscalda nella fredda ed innevata notte dell'inverno metropolitano coreano. Una grande direzione degli attori, con la camera che li immortala in corsa, anche dall'alto o di sbieco, e poi avvinghiati tra loro per un'amore carnale ed animale che tuttavia lentamente si trasforma.
Oggi e' il giorno della discriminazione perche' anche in questo splendido noir dei sentimenti alla base di tutta la vicenda sta una violenta storia di sopruso e vendetta per scopi punitivi. Scorci metropolitani di una Seoul semi-paralizzzta dal freddo ed ovattata da luci fioche, oltre che da una nevicata timida che di prima mattina sorprende i nostri protagonisti esausti. Un addio? Ognuno per la sua strada? Il regista in sala confessa di aver pensato ad un finale aperto, ma poi anche che quel rombo della moto che ci viene fatto udire nel finale senza immagini, puo' essere interpretato come quello un tentativo da parte del corriere espresso di seguire il taxi che sta riportando lo steward all'aeroporto, magari per non separarsene piu'. A questo punti attendiamo frementi il secondo lungometraggio di Leeong, quel Night Flight imperdibile previsto per questa sera, sempre in sala 3.
Leesong Hee-il intervistato in sala 3 al Cinema Massimo di Torino
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