Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Zurlini firma uno dei suoi film più riusciti, il racconto di una provincia in via di modernizzazione in cui pregiudizio e machismo sono tutt’altro che estinti e gli steccati tra classi sociali, nonostante l’afflato del giovane protagonista, nient’affatto dissolti.
Bidonata da un bellimbusto (Pani) interessato soltanto alla sua avvenenza, Aida (Cardinale) diventa l'oggetto del desiderio del fratello sedicenne del ragazzo (uno straordinario, intensissimo Jacques Perrin, qui al suo esordio). Lei è una ballerina con un passato burrascoso, lui il rampollo di una facoltosissima famiglia parmigiana. Nascondendogli la sua vera identità, lui la mantiene per qualche giorno a Rimini, ma lei continua a pensare all'altro.
Con La ragazza con la valigia Valerio Zurlini firma uno dei suoi film più riusciti, il racconto di una provincia in via di modernizzazione in cui pregiudizio e machismo sono tutt'altro che estinti e gli steccati tra classi sociali, nonostante l'afflato del giovane protagonista, nient'affatto dissolti. Ai contenuti, Zurlini accompagna uno splendido bianco e nero e l'uso straniante delle musiche, con Mina che canta Tintarella di luna nella scena più toccante del film.
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