Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Aida (Claudia Cardinale) fa la soubrette in un locale milanese e sogna di diventare un attrice. Ammaliata dalle facili promesse di un tal Marcello Merchiori (in realtà Marcello Feinardi, interpretato da Corrado Pani), la ragazza lascia Piero (Gian Maria Volontè) e lo segue fino a Parma per poi essere abbandonata all'improvviso, sola, con la sua valigia al seguito. Aida però è testarda e arriva alla villa dei Feinardi seguendo le traccia dell'auto del mascalzone che l'ha raggirata. Ad accoglierla arriva Lorenzo (Jacques Perrin), che tiene il gioco malandrino del fratello maggiore più per mancanza di autonoma iniziativa che per reale convinzione. Aida e Lorenzo così si conoscono e tra i due nasce un rapporto del tutto particolare, fatto di tenera complicità e sottili compromissioni.
La ragazza con la valigia - Claudia Cardinale e Jacques Perrin
"La ragazza con la valigia" di Valerio Zurlini è un film incentrato sull'incontro di due vite indecise, due personalità ancora in cerca del proprio posto nel mondo e sempre in balia degli umori mutevoli che li circondono, due figure che si stagliano prepotenti sullo sfondo della vita di provincia (quella emiliano romagnola tra Parma e Riccione), indagata nelle sue solite compromissioni alto borghesi e la volgarità tipica di certi "vitelloni" un pò attempati. I personaggi di Aida e Lorenzo sono delineati in maniera ineccepibile e la vicendevole ricognizione esistenziale che ne scaturisce da corpo ad una della caratterizzazioni d’ambiente più lucide dell'intero panorama del cinema italiano, sia con riferimento alla diversa estrazione sociale da cui provengono che riguardo alla natura emblematica delle rispettive tipologie dell’umano. Da un lato, abbiamo l’iniziazione amorosa di un giovane dell’alta borghesia, un ragazzo timido e insicuro, ancora in cerca di una strada da seguire e con tanta voglia di cominciare ad assaporare la vita, che si innamora della bella Aida perché evidentemente attratto da una personalità tanto lontana dal suo milieu quanto capace di suscitargli sensazioni piacevoli e inusitate. Dall’altro lato, c’è Aida, bella come il sole e carica di quella malcelata sofferenza che solo chi ha conosciuto le asperità della vita sa nascondere con tanta ostentata sicurezza, la ragazza in prestito di un mondo che l’ha abituata all’attesa, che gli chiede di aspettare e di avere sempre una valigia pronta per un altro viaggio da poter affrontare. Dall’incontro di queste due solitudini se ne ricava un quadro di grande tenerezza, dove il sentimento di reciproco affetto, seppur in maniera diversa e seguendo percorsi emotivi assai differenti, cresce in entrambi e se non ne fanno pieno sfoggio è perché sono costretti dalla lontananza dei mondi da cui provengono a saper fingere bene. Del resto, non è la bugia la pietra angolare della morale borghese ? Alla fine è sempre lei a prevalere, sia inscenando la farsa dei compromessi di comodo, che corrompendo la genuinità di un sentimento sincero. Così, Aida e Lorenzo, presi atto dell’impossibilità che il loro rapporto possa andare oltre la complicità di una bella amicizia, decidono che la cosa migliore da fare è quella di andare ognuno per la propria strada. Con la debolezza tipica di chi mai è stato messo nella condizione di prendere decisioni e la serena rassegnazione di quanti sono ormai abituati a rincorrere all’infinito i propri sogni : con in testa un nuovo viaggio per poterli raggiungere e appresso una valigia sempre pronta per saperli contenere. Grande film.
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