Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Nonostante qualche lungaggine, soprattutto nel finale, il terzo lungometraggio di Zurlini resta una pietra miliare del nostro cinema, per quello che sa dirci, in tono nettamente pessimistico, sull'irrimediabile divisione tra le classi sociali. Per di più, Zurlini sa descrivere molto bene i palpiti e le emozioni dei suoi personaggi, specialmente i più giovani e sensibili. Qui è aiutato dall'interpretazione fresca e immediata di Perrin e della Cardinale.
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