Regia di Calin Peter Netzer vedi scheda film
Un piccolo spaccato di un Paese rivoluzionato, negli ultimi venti anni, da un vuoto di potere che ha favorito, come sempre accade in questi casi (e l'Europa dell'Est è ricca purtroppo di questi esempi) da un lato l'arricchimento smisurato di una classe agiata sorta quasi dal nulla, dall'altro una povertà endemica e una corruzione diffusa. Non fa eccezione il caso della signora Cornelia, alle prese con il tentativo di impedire l'incarcerazione del figlio reo di quello che oggi verrebbe definito omicidio stradale (e fa un certo effetto sapere che a Bucarest siano previsti fino a 15 anni di carcere per omicidio colposo in casi come questi...). Interessante il rapporto tra una madre che, con il denaro ed il potere, cerca di appianare la strada ad un figlio mai veramente pentito (o consapevole) di quanto successo. Riemergono così le ferite di un passato di incomprensioni messo solo temporaneamente sotto il tappeto, così come la travagliata vicenda di coppia del figlio, ottima cartina al tornasole per definirne la debolezza caratteriale e la mancanza di sapersi prendere responsabilità e impegni. Tutto sfuma forse in maniera un pò troppo didascalica, a volte quasi senza una precisa direzione narrativa, anche se alcuni momenti di pathos (penso ad esempio al travagliato incontro con i genitori del bambino investito) sono di grande impatto emotivo. Colonna sonora "italiana", in particolare con Gianna Nannini ad aprire e chiudere il film.
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