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Il caso Kerenes

Regia di Calin Peter Netzer vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Il caso Kerenes

di GIMON 82
8 stelle

La messa in scena d'una societa' criptica,rinchiusa nei falsi valori e nelle esigue speranze d'una progenie realizzata.
"Il caso Kerenes" ultimo "Orso d'oro" a Berlino racconta di cio',d'una peregrinazione umana,dal volto prettamente "sociale".
La Romania di Netzer è uno stato ancora "postumo" di dittatura,lo simboleggiano le madri borghesi,come Cornelia,soffocante e invadente nei confronti del figlio Bardu.
Bardu sembrerebbe il classico "bamboccione" cresciuto nella bambagia,ipocondriaco e alla ricerca d'una identita' repressa dall'amore materno.Ma ci vuole un attimo per ribaltare cio',per cercare un indipendenza prima di tutto identitaria.Quell'attimo ha il volto d'un tragico incidente,dove Bardu investe uccidendolo un ragazzino quattordicenne.
La madre Cornelia si lancia nei metodi meno ortodossi,cercando di scagionare il figlio da un accusa penale.
Ma il denaro puo' mai comprare il dolore? Puo' mai risanare la ferita d'una tragedia,insabbiandone gli autori?
Il film a questo punto segue una logica che seppur appare decontestualizzata dall'aspetto sociale non lo è affatto.
"Il caso Kerenes" gode d'un taglio classico,quasi documentaristico,avvolge le sue figure in una telecamera a mano senza respiro.
E' un film di "personaggi",schiavi d'una maschera sociale come Cornelia,nevrotici per troppo "amore" come Bardu.E' un residuo umano di regimi e corruzioni che non hanno mai trovato un tramonto.E adesso si trovano nel mezzo d'una tragedia che scuote gli animi,cercandone di accappararsi una salvezza dal destino amaro.Netzer è ottimo nel ricercare la naturalezza degli eventi,quasi abbandonandosi alle ottime recitazioni degli attori.Sopratutto la protagonista Luminita Gheorghiu,ottima nell'incarnare una "madre padrona" che reprime le vite altrui.Ne vien fuori un ritratto doloroso,dove la regia percorre un emozionalita' fino a quel punto gelida.E' un "incontro/scontro" o "Lotta di classe" tra ceti sociali che riempie la scena nell'ultima mezz'ora.La regia diventa totalizzante,è tutt'uno coi suoi personaggi,sbalzati nei loro orpelli di richezza in una baraccopoli dove abitava la piccola vittima.
Il potere danaristico di Cornelia non basta a rimarginarne gli strazi,segnati da una difficolta' di vivere che è la poverta'.
"Il Caso Kerenes" segue cosi' una logica funzionale al racconto sociale.Disegna un quadro di vite e famiglie inesistenti e sconosciute tra loro,un potente dramma edipico in cui viene innalzato uno schema sociale molto borghese.Una borghesia di cui Cornelia ne porta i segni non solo materiali,ma anche affettivi.Una critica enorme ad un paese pieno di contraddizioni qual'è la Romania,dove il regista è ottimo nel miscelare un ottima sceneggiatura,minuziosa nei dialoghi e nel proporre al pubblico un concetto di umanita' che rompe i confini sociali.
Bardu rappresenta "l'ago della bilancia" tra individualita' e "maschera sociale",lo shock per l'incidente lo scuote,una vita sino a quel momento sostanzialmente "svuotata" da una madre "chioccia".Ma la tragedia compira' il suo "atto",per una vita che se ne va,ce ne sara' un altra che decidera' di crescere.......

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