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Hide Your Smiling Faces

Regia di Daniel Patrick Carbone vedi scheda film

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La recensione su Hide Your Smiling Faces

di Mulligan71
8 stelle

Il cinema indipendente americano, ancora una volta, nasconde le opere migliori, quelle più audaci, quelle che servono al Cinema per vivere e farsi chiamare ancora "settima arte". Tutto il resto è Disneyworld. Il lavoro di Carbone, il suo esordio come regista, mentre lui, in realtà, è fotografo di scena, è uno di quei film piccoli ma così ricchi di stratificazioni, di significati, che ne fanno, soprattutto quando girati con questa grazia, oggetti preziosi, che rimangono dentro di noi anche, e soprattutto, a visione ultimata. E' una storia semplice, che si muove in quello spazio complesso e formativo che sta fra l'infanzia e l'adolescenza. Eric e Tommy sono due fratelli che vivono in una comunità rurale, di montagna, in paesaggi di una bellezza mozzafiato e co protagonisti della pellicola, a cui viene sconvolta la placida esistenza, sembra lo spazio di un'estate, dalla morte di un amichetto di Tommy, il più giovane dei due. Una morte violenta, un possibile suicidio, ma poco importa, perché scatenerà nei due ragazzi, attori superbi, una sorta di ribellione a tutto quello che li circonda, compresa la famiglia. All'improvviso tutti i fragili equilibri che ha la vita in quegli anni, vanno in pezzi, e i due ragazzi si trovano a dover affrontare domande senza risposta, inquietudini. Attorno a loro c'è la natura maestosa, il lento scorrere del fiume, gli insetti, la decomposizione degli animali, una pioggia sottile, la foresta. Tutti simbolismi che il regista usa come farebbe Malick, ma senza quell'ossessiva pesantezza filosofica, o, più propriamente, Josephine Decker, un'altra strepitosa regista "naturalista", molto riconducibile allo sguardo di Carbone. Un film a tratti misterioso, sicuramente lento, ma avvolgente, terso, limpido, tutto negli occhi e nei volti dei ragazzi, quasi prigionieri come mosche in una ragnatela che a loro va sempre più stretta. Bello e intenso, da lasciar decantare, e girato magnificamente, da uno che, è evidente, sa come usare la macchina da presa e i colori della natura.

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