Regia di John Cromwell vedi scheda film
In un’aspra regione montuosa, una ragazza vive solitaria (ci sarebbe anche un padre ubriacone, ma non si vede mai) e viene considerata una strega dai compaesani; due ingegneri minerari, venuti a costruire una diga, tentano di fare da mediatori. Il film è la principale causa della cattiva fama goduta dalla Hepburn nei primi tempi della sua carriera, e lo si guarda per la curiosità di verificare se è proprio una ciofeca: ebbene sì, lo è. Anche facendo astrazione da un doppiaggio tendente al ridicolo, la storia non sa da che parte andare: comincia come una commedia, poi diventa un dramma e nel frattempo ha preso due svolte sentimentali una più improbabile dell’altra. I personaggi sono deboli e poco definiti, quando non caricaturali come l’amica tonta. Cosa strana per un regista capace come Cromwell, le inquadrature sono piatte, scolastiche, senza nessun guizzo. Infine lascia a desiderare anche l’interpretazione della Hepburn, ancora lontana dalla maturità.
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