I ricordi di Joe - la sua infanzia, la sua famiglia di origine ebrea - sono legati agli anni in cui non c'era la televisione e la radio era l'unica fonte di spettacolo e informazione. Negli anni Trenta, tra le canzoni di Glenn Miller e l'attacco di Pearl Harbour, attorno a Joe c'erano il padre, sempre pronto ad avventure sballate, lo zio, abilissimo pescatore, la madre burbera e affettuosa, una venditrice di sigarette di cui tutti erano innamorati,una zia, zitella e sognatrice. Proseguendo nella sua carrellata di film all'europea, Allen propone il suo personale Amarcord con la consueta intelligenza e con la malinconia finemente combinata all'ironia.
W. Allen ci espone i suoi ricordi dell'infanzia ai meravigliosi tempi della radio con un tocco nostalgico e delicato, immergendoci negli anni '40 con il suo inconfondibile stile, una sceneggiatura eccellente e dei personaggi ben caratterizzati; peccato per il ritmo lento e didascalico. Voto 7,5.
una delizia. Alleniano in tutto e per tutto, all'insegna della memoria (profondamente felliniano), in bilico tra umorismo e nostalgia. Decisamente un film d'autore
Anni trenta, a Rockaway, quartiere popolare di Brooklin, la vita di una famiglia ebrea trascorre serena nonostante gli stenti economici. Joe (Seth Green) è il figlio più piccolo, sono suoi i ricordi di un epoca dove la radio era l'unico mezzo di comunicazione e dove la fantasia di ognuno era alimentata dai programmi che trasmetteva. Attorno a Joe c'era la sua famiglia : i genitori… leggi tutto
Gli anni Quaranta raccontati come un amarcord, al centro del quale si trova la gloriosa stagione della radio. Trovato in un ragazzino di Long Island dalla capigliatura fulva il proprio alter ego, Woody Allen mette in scena, tra compunti toni nostalgici e divertenti siparietti autobiografici, la società americana di quegli anni. Ipocrisia e perbenismo, ingenuità e coesione sociale, mentre la… leggi tutto
Radio Days USA-1987 la trama: un ragazzino di 10 anni Joe(Seth Green) rivive una parte della propria vita legata alla giovinezza, con i ricordi della Radio, voci, musica,quiz ed avvenimenti raccontati in modo aulico e suadente, dagli inizi degli anni 30, fino alla fine della guerra. Joe come lo stesso Woody Allen e’di religione ebraica. La recensione: film delizioso, corale,…
Ogni qualvolta si assista alla promozione di un nuovo film e si scorga la parola "remake", la stragrande maggioranza degli spettatori, cinefili inclusi,… segue
Non è una classifica di merito. Non credo alle classifiche nel mondo dell'arte. Ritengo, tuttavia, che possano essere un buon pretesto per parlare di cinema. Tutti i film sotto elencati hanno, ai miei occhi, il…
Woody Allen racconta la storia di un gruppo di ebrei e delle loro giornate passate ad ascoltare la radio...
Woody Allen compie un'operazione malinconica in cui prevalgono il ricordo e la nostalgia con qualche momento spiritoso. Radio days è un film che non amo particolarmente ma la mano del grande regista si sente sempre.
Delizioso questo film di Allen ,dal passo decisamente autobiografico,che sul filo della nostalgia, attraverso le vicende del suo numeroso e pittoresco nucleo familiare,forzosamente convivente sotto lo stesso tetto, racconta l'America degli anni quaranta, tra piccoli drammi personali e grandi eventi storici. La radio cui il titolo fa riferimento, diventò in quegli anni il nuovo…
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Commenti (7) vedi tutti
Woody Allen gira il suo personal Amarcord, sulle tracce di Federico Fellini.
leggi la recensione completa di claudio1959W. Allen ci espone i suoi ricordi dell'infanzia ai meravigliosi tempi della radio con un tocco nostalgico e delicato, immergendoci negli anni '40 con il suo inconfondibile stile, una sceneggiatura eccellente e dei personaggi ben caratterizzati; peccato per il ritmo lento e didascalico. Voto 7,5.
commento di rickdeckardUn gioiello, uno dei migliori Woody Allen in assoluto.
commento di fatsoNon particolarmente memorabile.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiPiccolo gioiellino di Allen
leggi la recensione completa di Furetto60voto 7
commento di alice89una delizia. Alleniano in tutto e per tutto, all'insegna della memoria (profondamente felliniano), in bilico tra umorismo e nostalgia. Decisamente un film d'autore
commento di ed wood