Regia di Gianni Franciolini vedi scheda film
Tragicomiche avventure di quattro amici scioperati alla ricerca di soldi per comprare un camioncino e avviare una piccola impresa di trasporti: rischiano di cacciarsi nei guai, ma il buon senso delle loro donne gli fa mettere la testa a posto. Alla fine tutti riprendono a lavorare onestamente, come si usava secondo il blando moralismo vigente nel neorealismo rosa. Per me film come questo, o Le ragazze di Piazza di Spagna (dove c’erano già i problemi di statura di un corteggiatore), o Gli innamorati, sono piccole oasi: un mondo ingenuo e innocente in cui poteva sembrare bello vivere, nonostante i problemi, ricordando la bufera appena passata. Qualche perplessità, una volta tanto, su Totò e De Sica, che appaiono un po’ fuori contesto; e in fondo anche Franco Fabrizi, solitamente abbonato a ruoli da viscido, è meno convincente come bulletto caciarone.
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