Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
tra i tre film della "trilogia della vita" è sicuramente il meno riuscito, inferiore al Decameron e al Fiore delle Mille e una notte,che è invece il più poetico e visionario. La scelta pornografica di Pasolini di far vedere la nudità dei corpi risulta è vero a volte insistita e quasi vojeristica, e appare forzata perchè fortemente voluta dall'autore in chiave provocatoria contro il perbenismo bigotto dell'Italia del tempo....cosa manca a questo film x essere un capolavoro? Manca lo sguardo poetico dell'autore, che forse trovandosi in una fase particolare della sua vita nn riesce a immedesimarsi nella visione d'insieme del film e a conferire ad essa lo sguardo giocondo e poetico del fanciullino. Non è un capolavoro, ma restano geniali alcuni episodi, come quello di Perkin il festaiolo, con uno scatenato Ninetto Davoli o quello del cacciatore di streghe, con un inquietante Franco Citti. Indimenticabile la sequenza finale dei diavoli che sputano monaci e preti dai culi....voto:7/10
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