Regia di Christian Weisenborn, Erwin Keusch vedi scheda film
Lunga intervista al regista tedesco Werner Herzog a fine anni settanta in cui traspare tutta la determinazone, la caparbietà, la tenacia e la resistenza psico-fisica del suo modo di intendere il cinema. Autoproduttore e autore fiero e orgoglioso del suo lavoro, Herzog spacca il confine tra professione arte e vita, portandoci la testimonianza di un uomo dedito con partecipazione totale alla proprie visioni, suggestioni e immagini. Una perenne sfida, un'utopia, una quasi follia che rappresenta e incarna la ricerca totale, la volontà di arrivare ai confini dello schermo riversandovi il reale e viceversa, spesso travalicando la progettualità filmica, giungendo ad essere il girato stesso, una filosofia di vita e un modus operandi assolutistico, uno spazio proprio dove il film diventa cuore pulsante di se e di territori inesplorati. Un universo a parte. Il mondo di Herzog, in buona sostanza. Affascinante, geniale, estremo.
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