Regia di Steff Gruber vedi scheda film
Steff Gruber ha un idolo: Herzog. Decide di seguirlo e filmarne l'attività lavorativa sul set di Cobra Verde. Diverse anche le interviste che riesce a farsi rilasciare dal regista tedesco. In una di queste il maestro bavarese ci spiazza, dichiarando letteralmente, testuali parole: "Fare film non è un bel lavoro. Bisognerebbe girare pochi, di film, in una vita." ...come a testimoniare l'intensità, il dispendio di energie, fisiche, mentali e nervose - oltre che economiche - messe al servizio di quell'irrealizzabile sogno che è rappresentare la vita sul sudario dello schermo. Retroscena con tanto di tensioni e confronti al limite dello scontro fisico con Kinski, l'attore feticcio, il genio, il nemico più caro, la prima donna assoluta, insopportabile eppur insostituibile. Le comparse locali, siamo in Ghana, a decine, gestite in massa (e intelligentemente e curiosamente intervistate da Gruber), a condire il surreale quadro ambientale catturato dalla macchina da presa. Negli occhi di Herzog pulsa evidentemente il fuoco dell'arte.
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