Trama
1898. Alla fine dell'estate, Emily Meyer (Nina Hoss) si unisce ad un gruppo di uomini, immigrati tedeschi che, provenienti da New York, sono in cammino verso le terre piene d'oro da poco scoperte nel territorio dello Yukon, nella parte settentrionale del Canada. Poiché nessuno conosce bene i 2500 chilometri di tragitto, optano per un percorso che li porta ad attraversare territori impervi e li allontana sempre più dal loro obiettivo. Le incertezze del viaggio e le crescenti tensioni all'interno del gruppo portano Emily ad avvicinarsi al silenzioso Carl, sicura di non voler mai più ritornare alla sua vecchia vita.
Approfondimento
GOLD: LA CORSA ALL'ORO DEL KLONDIKE
L'idea di realizzare un western ambientato nel periodo della corsa all'oro del Klondike (o dello Yukon) nasce nel regista tedesco Thomas Arslan dopo aver visionato un libro contenente fotografie ed estratti di diari di quel periodo che ha visto tanti "olandesi" (termine con il quale ai tempi si era soliti usare per riferirsi anche ai tedeschi) emigrare in Canada e negli Stati Uniti alla ricerca di possibilità di vita migliori. Interessato a raccontare una storia di immigrazione e non tanto a una storia western in sé, Arslan pensa a Gold come al resoconto di un viaggio sulla falsariga di capolavori come Il grande sentiero di Raoul Walsh, Donne verso l'ignoto di William A. Wellman, L'albero della vendetta di Budd Boetticher e La sparatoria di Monte Hellman.A rendere unico il racconto di Gold è però il fatto che, man mano che Emily e la carovana di sette uomini procedono, il viaggio diventa sempre più drammatico non solo per gli eventi catastrofici a cui i personaggi vanno incontro ma anche a causa di un tragitto che, immerso in un paesaggio desolato e desolante, sembra non avere mai fine e non condurre da nessuna parte. Senza indiani di mezzo o fuorilegge, il vero nemico dei protagonisti di Gold si rivela quindi essere la natura stessa e la sensazione di smarrimento che questa genera, portando a conseguenze psicologiche diverse in ogni componente della carovana.
UNA DONNA EMANCIPATA
Oltre a raccontare il viaggio verso il Klondike, Gold racconta con grande sensibilità anche l'evolversi del rapporto tra Emily e Carl Boehmer, uno degli uomini della carovana. Aggregatasi al gruppo in maniera autonoma, Emily potrebbe procedere nel viaggio senza la necessità di appoggiarsi a qualcuno e l'avvicinarsi lentamente a Carl non può essere visto come la ricerca di un rapporto di convenienza pratica. È solo dopo la condivisione di sforzi e difficoltà che il loro rapporto si evolve in maniera quasi casuale in qualcos'altro.
Interpretata dall'attrice Nina Hoss, Emily è una donna molto più emancipata delle sue contemporanee e la sua figura ricorda alla lontana quella della vera Martha Black, colei che, dopo aver affrontato il viaggio verso il Klondike nel 1898, divenne una delle prime donne a sedere nel Parlamento canadese.
VASTI SPAZI CLAUSTROFOBICI
Su decisione del regista Thomas Arslan e del direttore della fotografia Patrick Orth, Gold è stato girato usando solo la luce e i colori che i paesaggi naturali del Canada usati come set offrivano. Senza effetti speciali in post-produzione o riflettori puntati sugli attori, i campi lunghi scelti da Arslan hanno restituito la vastità di spazi che, con i loro altipiani e le loro foreste sempre uguali, finiscono con l'accrescere il senso di claustrofobia e intrappolamento provato dai personaggi.
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