Regia di Mervyn Le Roy vedi scheda film
Il film narra, romanzandole, le persecuzioni subite dai cristiani ai tempi di Nerone.
Quest'ultimo è interpretato in maniera istrionica da Peter Ustinov - alla sua prima candidatura all'Oscar come non protagonista, alla pari di Leo Genn (Petronio), da preferire per sobrietà - mentre Robert Taylor, tribuno convertito e Deborah Kerr, 'schiava' che tenta di conventirlo, non offrono certo prove memorabili.
I giochi di potere e le rivalità tra i romani sono raccontati con dialoghi da soap opera, a cui fanno da contraltare le vicende dei cristiani, capeggiati da Pietro e Paolo e tratteggiati in maniera più equilibrata.
Da confrontare con l'omonima pellicola diretta da Guazzoni nel 1913, della quale si dice un gran bene.
Voto: 6.
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