Comandante a bordi di navi cargo per il trasporto dei container, Marco Silvestri è richiamato urgentemente a Parigi. La sorella Sandra è disperata: suo marito si è suicidato, l'azienda di famiglia è sull'orlo della bancarotta e sua figlia ha bisogno di cure psichiatriche. Secondo Sandra il responsabile di tutto ciò è il potente uomo d'affari Edouard Laport ed è determinata a individuarne un punto debole ed ottenere vendetta per ciò che ha fatto alla sua famiglia. Marco si trasferisce nell'edificio in cui Raphaëlle, la signora Laport, vive con suo figlio. Non ha però previsto né le vergognose manipolazioni segrete di Sandra né il fascino di Raphaëlle, di cui finisce per innamorarsi.
Pur nella ricercata confusione dei piani narrativi, nella studiata ambiguità di personaggi e situazioni e nella complessità del montaggio ellittico, la Denis ricerca la tensione drammatica nel normale fluire di una trama minimalista, aggiungendo con estenuante parsimonia tutti i tasselli di un puzzle umano di sconfortante abbrutimento morale.
Richiamato a Parigi in seguito al suicido del cognato, Marco abbandona il suo lavoro di capitano in una petroliera per prestare assistenza alle difficoltà economiche della sorella ed a quelle di salute della giovane e dissoluta nipote. Tanto il dissesto imprenditoriale della donna che gli squilibri della ragazza, vengono attribuiti alle colpe del facoltoso socio in affari del marito, un… leggi tutto
Più che "bastardi", titolo che si presta facilmente a fraintendimenti del tipo "simpatiche canaglie", "Les salauds", che è stato ispirato alla regista dalla traduzione in francese di un vecchio titolo di Alira Kurosawa "Les salauds dorment en paix", potrebbe più appropriatamente intendersi come "carogne o farabutti". Questo per chiarire subito, nella complessità di una trama davvero a… leggi tutto
Richiamato a Parigi in seguito al suicido del cognato, Marco abbandona il suo lavoro di capitano in una petroliera per prestare assistenza alle difficoltà economiche della sorella ed a quelle di salute della giovane e dissoluta nipote. Tanto il dissesto imprenditoriale della donna che gli squilibri della ragazza, vengono attribuiti alle colpe del facoltoso socio in affari del marito, un…
Come una sorta di dissanguamento narrativo ed espressivo di Trouble Every Day, Les Salauds risulta essere un'opera al crepuscolo della forma. Il male che è solo accennato; lo squallore umano che è solo suggerito. Un film di sguardi, di silenzi, di corpi, in cui la violenza è costantemente soffocata, dissimulata, inglobata nella stessa Immagine: nel finale, infatti, essa…
Tirando le somme (fatte in base ai film che ho visto), devo dire che questo 2013 è stato un anno un poco inferioriore rispetto allo strepitoso 2012 - per non parlare, poi, del 2011. Ma un film, in particolare, è…
Più che "bastardi", titolo che si presta facilmente a fraintendimenti del tipo "simpatiche canaglie", "Les salauds", che è stato ispirato alla regista dalla traduzione in francese di un vecchio titolo di Alira Kurosawa "Les salauds dorment en paix", potrebbe più appropriatamente intendersi come "carogne o farabutti". Questo per chiarire subito, nella complessità di una trama davvero a…
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Pur nella ricercata confusione dei piani narrativi, nella studiata ambiguità di personaggi e situazioni e nella complessità del montaggio ellittico, la Denis ricerca la tensione drammatica nel normale fluire di una trama minimalista, aggiungendo con estenuante parsimonia tutti i tasselli di un puzzle umano di sconfortante abbrutimento morale.
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