Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
L'impietoso macchinario della televisione stritola le anime degli esseri umani che si trovano dentro lo schermo, uccide ogni sentimento, stato d'animo, ogni possibile variabile umana nel nome del profitto, dell'ascolto, dello sponsor. Questo è quanto. Il quinto potere, cioè quello televisivo, è mostruoso e rappresentato da personaggi ambigui, cinici, spietati, appunto: disumani; la morale è talmente evidente che spesso i ruoli risultano didascalismo puro: qualche momento prevedibile di troppo, qualche accenno retorico evitabile, ma nel complesso un buon film che parte da idee assolutamente originali.
Che succede se il conduttore di un popolare programma tv annuncia in diretta il proprio suicidio? L'audience si impenna, la rete giubila, il pubblico va in delirio. Per mantenere alti gli ascolti il conduttore viene 'promosso' a guru, spinto da esigenze e calcoli pubblicitari ed indici di popolarità. E quando gli indici calano, la soluzione è una sola: uccidere davvero il conduttore, simulando l'atto terroristico.
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