Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Sulla televisione,dapprima oggetto misterioso e poi nemico temibile,il cinema è stato difficilmente in grado di analizzare il fenomeno e riproporlo,anche in chiave critica o ironica."Network",da noi "Quinto potere",da una sceneggiatura del Paddy Chayefski di "Stati di allucinazione" è uno dei pochi titoli in grado,a tutt'oggi,di fare un quadro in stile quasi fantapolitico di un importante stazione televisiva,e delle tragedie che vi si compiono in nome dell'audience e del palinsesto.Lumet è bravissimo a elaborare lo stato di allucinante tensione che governa il network,e altrettanto bene dirige il formidabile cast,dall'odiosa dirigente Faye Dunaway,capace di organizzare strategie anche a letto con un uomo,al paranoico anchorman Peter Finch,che paghera'a caro prezzo il suo nuovo status di arringatore di teleplatee,al gelido Robert Duvall,impassibile e spietato,fino al navigato manager William Holden che riesce comunque a mantenere un barlume di dignita':lucido,premonitore e graffiante,"Quinto potere" è ancora ,quasi trent'anni dopo,un documento importante sulle potenzialita',soprattutto distorte,della scatola con il tubo catodico annesso.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta