Regia di Jaume Collet-Serra vedi scheda film
Niente di nuovo sul fronte del genere "Liam Neeson" (La preda perfetta, Taken), però stavolta la formula funziona. Siamo dalle parti della serie Airport, di Con Air, di Flighplan o di Snakes on a plane, scegliete voi. Al centro della vicenda c'è un agente federale (Neeson, appunto), addetto alla sicurezza aerea impegnato in un volo intercontinentale da New York a Londra. Pochi minuti dopo il decollo l'uomo viene tempestato da messaggi che gli impongono di far versare dal Governo americano 150 milioni di dollari, altrimenti ogni 20 minuti sarà uccisa una persona. L'agente federale cerca di tenere la situazione sotto controllo ma ci scappa il primo morto, poi il secondo e anche il terzo finché non si capisce che il vero problema è che a bordo un fanatico ha messo una bomba. Al Pentagono sono convinti che il responsabile sia proprio l'agente federale, mentre i passeggeri si insospettiscono con inevitabili parapiglia e ribaltamenti di fronte. Vietato raccontare il finale.
Il tandem Collet-Serra + Neeson, che aveva messo a segno un thriller di buona fattura come Unknown, ci riprova con un action movie nel quale ancora una volta il perno narrativo è l'ambiguità identitaria del protagonista. Film fracassone, muscolare e con molti colpi di scena, Non-stop è l'ennesima variante sul tema delle ansie post 11 settembre.
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