Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Una commedia deludente per Sergio Corbucci ...
Sono passati meno di 15 anni , ma si fa francamente molta fatica a riconoscere nel regista di questa mediocre commedia , lo stesso autore di alcuni dei migliori Spaghetti Western dei tardi Anni '60 ! Eppure è proprio lui , Sergio Corbucci , il medesimo regista di gioielli come " Il grande silenzio " , " Il mercenario " , " Vamos a matar companeros " e " Django " ... Evidentemente i tempi cambiano in fretta , e con loro gli sceneggiatori , e quindi " Sic transit gloria mundi " . Qui ci troviamo davanti ad un film diviso in due episodi scollegati tra loro , affidati a due commedianti di rango, seppure di qualità assoluta ben diversa . La prima parte vede protagonista Renato Pozzetto , stralunato fumettista hippie in crisi creativa , che si innamora di una ragazza all' antica , si trasforma e riesce a ritrovare la vena artistica perduta . Ma , a parte che qualche situazione può ricordare vagamente " Il ragazzo di campagna " , la storia ( pur con qualche gradevole spunto surreale ) non è davvero un granchè ! Il secondo episodio vede mattatore Nino Manfredi , maturo scrittore che si innamora della disinibita figlioccia di una sua vecchia fiamma . La vicenda anche qui è piuttosto fiacca , con solo pochi spunti davvero divertenti , e lo stesso protagonista appare un po' appannato . Sono invece più che passabili i duetti tra Manfredi e Pozzetto , ospiti a vicenda nell' episodio altrui .
Insomma , nonostante un ricco cast di validi comprimari come Paolo Panelli , Gianni Agus e Sylva Koscina , e nonostante la bellezza di Janet Agren , Desireè Nosbusch e Michela Miti , questa pellicola non riesce a decollare e rimane una mezza delusione . Quindi , per me , non vale più di un 5 , forse già generoso .
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