Regia di Peter Jackson vedi scheda film
Bilbo torna a casa, finalmente. Dico finalmente perché non sI è mai sentito il bisogno di questo pre-quel, visto che l'opera di Peter Jackson poteva considerarsi conclusa (e alla grande) con i tre capitoli del più famoso libro di Tolkien, "Il Signore Degli Anelli". Questo "The Hobbit", pur anche suddiviso in tre parti, è stata un'inutile aggiunta, che nell'estenuante durata, l'unica cosa in comune con i più famosi tre capitoli che l'hanno preceduto, ha comunque i suoi momenti positivi, ma che, in definitiva, è un baraccone fantasy tirato molto per le lunghe e infarcito di semplicità da videogioco per Playstation. Il primo episodio era una simpatica elencazione di creature fantasy e poteva anche divertire, il secondo è stato pessimo, inutile e veramente poco riuscito, mentre questo gradasso episodio finale è una bella sorpresa, fatte tutte le tare di cui sopra. Regala quello che promette dal titolo: è, in soldoni, anzi, in monete d'oro, una lunga, fracassona, godibile battaglia che ha dalla sua una certa epicità, ritmo, anche se latita la cattiveria, il sangue ed è, assurdamente, tutto molto pulito, nonostante volino teste, braccia e s'infilzi qualunque cosa si muova. E poi c'è quella maledetta grafica CGI che io non riesco proprio a digerire. Ok, dopo un po' non ci si fa più caso, (anche se in certi momenti il suo utilizzo è imbarazzante per l'approssimazione tecnica), e a sprazzi ci si diverte davvero. Tutto qui, anche se quello che c'è non è poco. Dimenticatevi profondità e rispetto per le parole di Tolkien, spegnete il cervello e godetevi due ore e mezza con la migliore esperienza cinematografica in ambito fantasy degli anni zero. Ma che nostalgia per "Il Signore Degli Anelli"!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta