Regia di Jacques Rivette vedi scheda film
La vita di una giovane biologa, Sylvie, viene sconvolta dalla rivelazione che suo padre, tempo prima, sarebbe stato ucciso dall'ex socio in affari, Walser. Il fratello della ragazza è ancora più furioso e medita di uccidere Walser, pertanto a Sylvie non rimane che anticipare la vendetta, sacrificandosi nel ruolo di assassina al posto del fratello. La situazione si complicherà ulteriormente, però.
Con una sceneggiatura firmata da Jacques Rivette insieme a Pascal Bonitzer ed Emmanuelle Cuau, Secret defense è un drammone dalle tinte esasperate, noir fino al midollo. Un po' troppo algida la protagonista Sandrine Bonnaire, così come Jerzy Radziwilowicz, impiegato nell'altro ruolo centrale della pellicola, non sembra interprete di grande efficacia; al di là di ciò si assiste comunque a tre ore di narrazione sempre più serrata, con una seconda metà del film fitta di avvenimenti non così scontati, tutto materiale atto a incrementare la tensione nello spettatore. Rivette non ha d'altronde bisogno di presentazione e non sorprende che questo suo lavoro riesca ben scritto e altrettanto ben confezionato, pur non essendo in fin dei conti nulla di originale; nonostante l'assenza di una morale particolarmente acuta o di un approfondito scavo nei personaggi, Secret defense risulta un piacevole esercizio di regia e una visione assolutamente digeribile. Ormai giunto alla soglia dei settanta (classe 1928), l'ex prodigioso ragazzo della nouvelle vague francese sforna ancora prodotti di apprezzabile qualità, sebbene distanti in quanto ad ambizione dalle opere del passato. 5/10.
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