Per più di dieci anni, l'Algeria è stato il teatro di una guerra sommersa, combattuta senza eserciti al fronte ma che ha causato più di 100 mila morti. Il giovane Kamel vuole lasciarsi tutto alle spalle e raggiungere i suoi amici in Italia. Prima di farlo, deve però convincere la fidanzata Zina a partire con lui e, soprattutto, ha bisogno di entrare in possesso di un passaporto falso, che gli dicono che potrebbe essere procurato da un ombroso marinaio di nome Bosco. Insieme a Zina, Kamel parte così per un viaggio alla ricerca di Bosco che, attraversando il centro di Algeri e le periferie deserte, li porterà a cadere nelle mani della polizia militare.
"Nessuno lascia casa sua se non quando essa diventa una voce sudaticcia /
che ti mormora nell’orecchio /
Vattene /
scappatene da me adesso /
non so cosa io sia diventata /
ma so che qualsiasi altro posto /
è più sicuro che qui." (Warsan Shire)
La peregrinazione di due fidanzati all'incessante ricerca del misterioso amico consente al regista di descrivere i loro stati d’animo, perlustrando il paesaggio da ghost-town con frequenti camera-car e piani-sequenza, sullo sfondo di una guerra che non si vede. Il continuo vagabondare della coppia ricorda molto Antonioni (L’avventura).
il corto "ferraglia in attesa" andrebbe rivisto alla luce di questo e del mediometraggio "la cloture". la situazione in algeria non è delle migliori e kamel vuole andarsene a tutti i costi. ha già viaggiato e si sta meglio. ci vorrà veramente poco per star meglio ovunque piuttosto che in algeria, ma intanto kamel deve cercare un marinaio che chiamano bosco per avere i documenti(falsi)per… leggi tutto
"Ora, il punto qui non è lavarsi la coscienza, è riconoscere le nostre responsabilità, riconoscere i nostri errori, riconoscere che avevamo pensato che in qualche modo si potesse…
Col "rischio" di (ri)trovarci in Libia (Cirenaica e Tripolitania), Eritrea, Etiopia e Somalia... con un paio di ventiquattrore ricolme di compromessi di realpolitik, rimorsi di facciata che poco importano pure a chi…
E Tenie Intestinali, Larve di Mosca, Ragni, Scorpioni, Topi di Fogna & Ratti delle Chiaviche, Iene, Sciacalli, Maiali, Fiere Feroci... Oltre alle amebe mangia-cervello (anche se, a giudicare dalla situazione…
Dice, tipo, che… Alta sui naufragi dai belvedere delle torri, china e distante sugli elementi del disastro, dalle cose che accadono al disopra delle parole - celebrative del nulla -, lungo un facile…
“Mi interessava capire come nascono le storie e quale rapporto le lega alla realtà che le ha originate.” . I . Gli Uccisori del Mito. La Scienza dell'Uomo Bianco, ovvero: di Vulcani e…
O Go(l)d Black.
Di Maio, Gigino Gigetto, 'sta cas'aspett'a-tte!
The long walk home / место на земле.
I naufragi, gli annegamenti e le stragi sono fatti che gli accordi internazionali…
Cosa sta aspettando la "comunità islamica" - ad esempio, in Italia - per poter decidere finalmente ch'è giunto il momento di fondare un suo partito politico che le possa dare una degna rappresentanza?…
La geografia è destino. Invasione, colonizzazione, spartizione, abbandono, governi fantoccio, miniere, discariche.
Go Back, Go West, Keep Going... FireWall, AntiVirus... Stay (A)Live...
…
il corto "ferraglia in attesa" andrebbe rivisto alla luce di questo e del mediometraggio "la cloture". la situazione in algeria non è delle migliori e kamel vuole andarsene a tutti i costi. ha già viaggiato e si sta meglio. ci vorrà veramente poco per star meglio ovunque piuttosto che in algeria, ma intanto kamel deve cercare un marinaio che chiamano bosco per avere i documenti(falsi)per…
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"Nessuno lascia casa sua se non quando essa diventa una voce sudaticcia / che ti mormora nell’orecchio / Vattene / scappatene da me adesso / non so cosa io sia diventata / ma so che qualsiasi altro posto / è più sicuro che qui." (Warsan Shire)
commento di mckLa peregrinazione di due fidanzati all'incessante ricerca del misterioso amico consente al regista di descrivere i loro stati d’animo, perlustrando il paesaggio da ghost-town con frequenti camera-car e piani-sequenza, sullo sfondo di una guerra che non si vede. Il continuo vagabondare della coppia ricorda molto Antonioni (L’avventura).
commento di Leo Maltin