Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
L’idea di base: l’umanità, per combattere il global warming, immette nell’atmosfera un composto che dovrebbe abbassare la temperatura. Sbaglia “un attimino” i conti e provoca una glaciazione totale e lo sterminio dell’umanità stessa. Rimangono solo pochi, a bordo di un treno che non si ferma mai, che viaggia su una linea pazzesca, tanto che fa circa il giro del mondo in un anno. In questo treno, è un po’ come era nel mondo: molti viaggiano in fondo al treno, senza diritti, se non quello di non morire di fame, sfruttati, ammassati. In cima, chi sfrutta e vuole mantenere lo status quo. La storia è quella dei rivoltosi, che si sono un tantino rotti i maroni e puntano addirittura alla locomotiva. Il film è bello, è fatto bene, non ha cadute di ritmo, malgrado non fosse facile evitarle; non raggiunge le vette del cinema, ma un 7 ci sta tutto. Un buon film di fantascienza, tratto da un fumetto di qualche decennio fa. Il cast è superiore al previsto: John Hurt, Tilda Swinton, Ed Harris; alcune atmosfere, che ricordano addirittura Brazil, sorprendono altrettanto. Insomma, consigliato, anche se al cinema andò benino, non benissimo ma insomma.
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