Regia di Victor Sjöström vedi scheda film
Tra i film muti del grande Victor Sjostrom "He who gets slapped" occupa un posto speciale, sia per essere uno dei suoi film americani più famosi e comunque uno dei migliori (forse subito dopo "The wind"), sia per l'originalità della storia, una sorta di thriller psicologico con spruzzate di horror tratto da un dramma teatrale di Leonid Andreev.
Costruito su misura per la star dell'horror Lon Chaney, è un racconto di abuso, inganno e vendetta a tratti truculento, ma con parentesi di umanissima poesia amorosa, una pellicola in anticipo sui tempi per una rappresentazione disincantata di comportamenti violenti e brutali e dell'istinto umano a godere della prevaricazione, con una suggestiva ambientazione circense e un Chaney che incarna alla perfezione una maschera tragica e disperata. Lon Chaney in effetti era un attore di cui ho visto pochissimo, ma che aveva delle qualità non comuni di trasformismo applicate a personaggi come il fantasma dell'Opera, il gobbo di Notre dame o questo "He", che viene derubato delle sue scoperte scientifiche e per ben due volte ingannato in amore, ma che, giunto sull'orlo della follia e dopo essersi venduto al pubblico che lo acclama in un numero umiliante, saprà recuperare in extremis la propria dignità.
Pur essendo costruito su situazioni fortemente cariche di patetismo, il film si fa apprezzare come un melodramma eccessivo e a suo modo geniale che vede il notevole contributo, oltre al protagonista, di un John Gilbert ormai alle porte del divismo e di una Norma Shearer di forte carica erotica, memorabile insieme a Chaney nella scena in cui He si dichiara a Consuelo e lei scoppia a ridere. Dunque una pellicola oggi poco nota ma assolutamente da riscoprire, non solo per i fan del muto.
Voto 9/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta