Cristiano e Franco, titolari di un'affermata casa di moda, sono una coppia di omosessuali quarantenni. Siciliano il primo e romano verace il secondo, arrivano alla rottura quando, esasperato dal desiderio di Cristiano di avere un figlio, Franco lo lascia. In preda allo sconforto e alla depressione, dopo una notte a base di alcol, Cristiano viene trovato e portato a casa da Massimo, il leader di un gruppo rock. In quel momento, nella mente di Cristiano balena l'idea di rapire il suo salvatore, portarlo a casa sua e di prendersi cura di lui, facendolo divenire il figlio che ha sempre voluto.
Note
Se il progetto non fosse così sconclusionato probabilmente saremmo qui a parlare di un altro film. Ma Checcherini non sorregge quello che crea servendosi di presenze conosciute combinandole con altre apparizioni paratelevisive confezionando uno sdegnoso rifiuto del cinema.
Difficile trovare le parole per descrivere la bruttezza di una cosa talmente amorfa da trovare difficoltà a chiamarla film. Non è solo il dilettantismo dell'operazione, è soprattutto l'incapacità di comunicare qualcosa, fosse anche soltanto qualche umoraccio toscano, di cui l'autore è uno dei massimi esponenti. Qui c'è una storia scombiccherata che non è né parodia né tanto meno… leggi tutto
Se il titolo è imbarazzante, il film riesce persino a fare di peggio. Diretto malissimo, recitato orrendamente, con una trama da latte alle ginocchia e una serie di gag e di battute (battute...) che rasentano le vette dello squallore, La mia mamma suona il rock è il degno ritorno alla regia di un comico bravino, ma sopravvalutato alla fine degli anni Novanta e che si è dato al delirio di…
Difficile trovare le parole per descrivere la bruttezza di una cosa talmente amorfa da trovare difficoltà a chiamarla film. Non è solo il dilettantismo dell'operazione, è soprattutto l'incapacità di comunicare qualcosa, fosse anche soltanto qualche umoraccio toscano, di cui l'autore è uno dei massimi esponenti. Qui c'è una storia scombiccherata che non è né parodia né tanto meno…
Un’altra “brutta copia”. Proprio come il titolo del film realizzato dal comico toscano nel 2002 e mai distribuito perché travolto dal crac Cecchi Gori. Anche in La mia mamma suona il rock restano sulla carta le sagome surreali, i tratti di una comicità scorretta ben lontana da quella “garbata” propria di Pieraccioni, dove Ceccherini ci mette insieme la faccia e il corpo. Una coppia…
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Commenti (1) vedi tutti
La stima e la simpatia che nutro per questo comico sono precipitate dopo la visione di questo film. brutto.
commento di petraxcas