Regia di Asghar Farhadi vedi scheda film
Lei (Bejo, premiata a Cannes per la migliore interpretazione femminile) è una virago isterica che non riesce a tenersi un uomo neppure mettendolo in naftalina. Lui (Mosaffa) è un suo ex, uomo posato e salomonico, iraniano, tornato in Francia per firmare le carte del divorzio. L'altro (Rahim), prossimo a nuove nozze con lei, ha la ex moglie in coma da 8 mesi dopo avere tentato il suicidio. L'intera vicenda, con figli di diverse età che convivono tutti sotto lo stesso tetto ma che non hanno in comune nessun genitore, ruota attorno alle ragioni che hanno spinto la ex moglie dell'altro al suicidio.
Asghar Farhadi conserva intatto lo sfondo di Una separazione, costruendo un apologo sul tema della verità con la forma di un thriller psicologico. Se da una parte il film si fa apprezzare per la ricchezza delle sfumature, il piglio verista e il simbolismo dei ripetuti richiami andati persi, dall'altra inciampa negli stessi difetti dell'opera precedente: quelli di un eccesso di verbosità, di dettaglio, di eccesso di scrittura, che lasciano su Il passato un'impronta fredda, cerebrale, a dispetto della delicatezza del tema e della climax emotiva di alcune scene.
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