Regia di Asghar Farhadi vedi scheda film
"Il passato", presentato con successo di critica al Festival di Cannes 2012, conferma il nome del regista e sceneggiatore Asgahr Farhadi come uno dei più interessanti e capaci emersi negli ultimi anni. Un gran film, sorretto da una sceneggiatura intricata e densa di avvenimenti, ennesimo dramma familiare architettato con mirabile abilità dal regista. Ogni singolo dialogo del film ha il suo valore, il suo imprescindibile significato, la sua necessità. Ne viene fuori un puzzle ingegnoso, nel quale ogni informazione è usata al meglio dal regista per creare una suspence, la sparo forse grossa, degna del miglior Hitchcock. E' incredibile. Quando lo spettatore crede che i protagonisti, dopo molte vicessitudini ed esitazioni, siano finalmente vicini alla soluzione dei loro problemi, ecco che accade qualcosa e il film prende di colpo un'altra direzione, un'altra strada ancor più difficile da affrontare: sino alla splendida chiusura finale. Di grande naturalezza la fotografia, assolutamente perfetto il montaggio, eccellente la definizione dei personaggi e convincenti e credibili in ogni ruolo tutti gli attori e le attrici del film, che a turno, hanno il loro momento chiave. Curiosa la decisione della Giuria di Cannes presieduta da Spielberg (Mungiu,Auteuil,Waltz e Kidman tra gli altri giurati) di attribuire a Bérénice Bejo il premio per la miglior attrice: non perchè non sia brava, lo è (ma la prova monumentale di Marion Cotillard in "The Immigrant" era da brividi e di superiore levatura) ma perchè per un film corale, sarebbe stato più appropriato premiare semmai l'intero cast. O ancor meglio il meccanismo ad orologeria della sceneggiatura. C'è stato un vero scandaloso "scippo", dai ! Ad opera del cinese "Il tocco del peccato". Appunto, peccato. Voto: 9
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