Regia di Luigi Magni, Luigi Comencini, Nanni Loy vedi scheda film
Tre episodi senza pretese, inutilmente volgare il primo (che Loy si dev'essere vergognato di firmare), scontato il secondo e appena passabile il terzo per la bravura di Sordi e la presenza di una sexy Sandrelli.
L'esibizione della sua virilità in un "pornonight" di Amsterdam, consente all'italiano Giobatta, venditore di castagnaccio e lupini, di assaporare finalmente un po' d'agiatezza. Quando sua moglie Piera, però, pretende di essere la sua unica partner, Giobatta si blocca. Sarà Piera, allora, a farsi amare ogni sera da un turco, e suo marito dovrà, per di più, reclamizzarne le prestazioni.
La giovane Donatella resta bloccata in ascensore mentre il ferragosto ha svuotato il palazzo, con un maturo monsignore. Sparita la luce, il prelato ne approfitta, per poi spiegare alla ragazza, con una ipocrita dissertazione sul libero arbitrio, che nulla è accaduto di cui possano sentirsi colpevoli. Indi, liberatosi l'ascensore, il monsignore raggiunge la sua amichetta.
Assenti la moglie Giovanna e la figlia Paola, della cui illibatezza egli è un severo custode, l'architetto Antonio Pecorari cede alle grazie della svedese Cristina, figlia del suo carissimo amico Pieter. Scoprirà, dalla bocca della giovane che Giovanna è stata per tre mesi l'amante di costui. Una telefonata di Paola, inoltre, gli rivelerà che sua figlia, da due anni, dorme spesso col proprio fidanzato.
il corto do loy
bella amabile teatralmente sia cinematograficamente e nella fattispecie molto sexy. la definirei la stone italiana,per i miei gusti.(come appeal ovviamente non come bravura,la stone non regge il suo confronto)
un maestro e niente altro.
un supplente del maestro
un uomo che facendo l'idiota ha fatto ridere un paio di generazioni...solo un pai ,la terza si e' accorta che era idiota per natura...scherzo,personalmente dopo aver rivisto piu' di una volta i suoi comici mi scatta dentro un senso di pieta' e compassione che non mi permette di proseguire la visione. poverino mi vien da dire.
si e' giustamente vergognato per l'oscena opera da lui messa su al punto tale da firmarla con anonimo.
apprezzabile piu' dell'episodio di loy indiscutibilmente.
magni resta il terzo ma non ultimo della compagnia. in quanto a bravura l'ordine e' contrario a quello di apparizione dei tre registi uno dei quali forse non lo e' mai stato.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta