Regia di Anthony Ascot (Giuliano Carnimeo) vedi scheda film
Peggior film prodotto dall’indimenticabile Fulvia che parte male e si conclude peggio. Il primo, tra i tanti colossali errori, è quello di far capire subito alla spettatore quello che succederà nel corso dell’opera. Si spiega, infatti, sin da subito quali sono le caratteristiche del “mostro” e lo si mette subito in bella evidenza alla telecamera. Ne segue una serie di assassinii che non coinvolgono minimamente e che, soprattutto, sono penalizzati da inverosimiglianze, trashate (su tutte il mostro che esce da una borsa da passeggio) e da un’irritante ubiquità del mostro (si trova in ogni luogo). Si salvano solo le scene con Warbeck protagonista, ma considerato come è stata “montata” la sceneggiatura finiscono per non avere alucuna rilevanza. Pessima la Grimaldi, superflua l’Agren. Bruttina la messa in scena, così come la fotografia e la colonna sonora. Da ergastolo Carmineo, soprattutto se si consiedera la sua esperienza: non si può, infatti, presentare un film come questo al pubblico. Voto: 1.5
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