Trama
Alice Lantins ha 38 anni. Bella ed ambiziosa, Alice si è sempre mostrata impeccabile e dedita al lavoro al punto da dimenticare la sua vita privata. Ha tutto ciò che serve per essere la nuova direttrice della rivista "Rebel" quando improvvisamente Balthazar, un ventenne giovane e affascinante, incrocia il suo cammino. Notando che l'atteggiamento dei colleghi nei suoi confronti è notevolmente mutato e rendendosi conto che l'avere un fidanzato più giovane di lei può aiutare la sua promozione, Alice è costretta a una improbabile messa in scena.
Approfondimento
20 ANNI DI MENO: L'AMORE E LA DIFFERENZA D'ETÀ
20 anni di meno nasce dal desiderio del regista David Moreau e del co-sceneggiatore Amro Hamzawi di raccontare attraverso la commedia romantica le difficoltà che due persone con una notevole differenza di età incontrano nell'amarsi. Tenendo il passo con le evoluzioni della società, questa volta a essere la più "vecchia" è Alice, la protagonista femminile che, come suggerisce il titolo originale, ha vent'anni in più del giovane Balthazar e che è abituata a vivere secondo gli standard di uniformità richiesti dall'ambiente circostante.
A far da contorno alle loro vicende è il mondo della moda, un universo nuovo che Moreau, esperto più di atmosfere horror - come dimostrano i due titoli precedentemente diretti (Them e The Eye) -, ha imparato ad esplorare attraverso la lettura di riviste specializzate.
UNA SOLUZIONE POCO RAZIONALE
L'amore tra Balthazar e Alice, interpretati da Pierre Niney e Virginie Efira, è alla base di una storia poco convenzionale. Ancora piena degli ideali della gioventù, Alice con il tempo ha imparato a trattenersi e a mettere da parte i sogni per assecondare ciò che tutti si aspettavano da lei. Trentottenne, divorziata, madre di una bambina di 13 anni e tutta presa dalla rivista di moda per cui lavora, conduce una vita alquanto noiosa quando incontra per la prima volta Balthazar.
In un primo momento, mentre Balthazar rimane letteralmente vittima di un colpo di fulmine, Alice è interessata soprattutto a diventare direttrice della rivista.Realizzando grazie a un malinteso che il loro ipotetico legame, così fuori dai canoni comuni, potrebbe esserle d'aiuto a tal fine, Alice escogita una soluzione a suo modo alternativa: fa credere a tutti che Balthazar sia il suo nuovo fidanzato. Così facendo, finisce però con il rimanere intrappolata dal suo stesso gioco e con l'innamorarsi realmente di Balthazar. Una volta travolta dalla contagiosa vitalità di Balthazar, Alice rischierà di perdere di vista la sua stessa felicità solo per paura del radicale cambiamento a cui è andata incontro e per timore che Balthasar possa un domani stancarsi di lei.
IMMAGINI IN FORMATO ANAMORFICO
Cercando di rendere 20 anni di meno una storia dal sapore classico, David Moreau ha scelto di girare il suo film in widescreen su pellicola da 35 millimetri, un vecchio formato anamorfico - usato soprattutto negli anni Cinquanta - molto vincolante ma capace di restituire una dimensione quasi magica e irreale.
Fonti di influenza cinematografica per la realizzazione di 20 anni di meno, prodotto dalla EuropaCorp di Luc Besson, sono stati, da un lato, Notting Hill di Roger Mitchell e Lo spaccacuori dei fratelli Farrelly per la scrittura e, dall'altro, Magnolia di Paul Thomas Anderson per l'eleganza dell'aspetto visivo. Mentre alla scrittura hanno pensato Moreau e Hamzawi, le immagini di 20 anni di meno sono state rese particolarmente affascinanti dai contributi apportati dallo scenografo Jean Rabasse, collaboratore di Bernardo Bertolucci per The Dreamers - I sognatori e Io e te, di Jeunet e Caro per La città perduta e del Cirque du Soleil.
Note
Moreau cavalca il trend hollywoodiano del toy boy superando gli automatismi del prodotto d’importazione. C’è una freschezza rara e preziosa, in questa storia d’evasione che gradualmente s’insinua - leggera e morbida - dietro le quinte di una società indelicata, giudicante, anticonformista per miope adesione allo standard vigente. 20 anni di meno ha una marcia in più nello sguardo smaliziato eppure affettuoso, nella grazia disarmante impressa sul volto affilato dell’astro nascente Pierre Niney, nella agrodolce ricerca identitaria di Virginie Efira, emancipata e timida. L’ambientazione “fashion” esalta il sapore genuino di un amore intrinsecamente giovane: entusiasta, complice, dissimile ma avvolgente. E, a suo modo, rassicurante.
Trailer
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Commenti (5) vedi tutti
Comunque il film regge, nella messa in scena, nella recitazione, nel commento musicale…
leggi la recensione completa di vjarkivPensavo d'averlo visto,comunque leggermente carino ma non cosi' appassionante.voto.5.5.
commento di chribio1Piuttosto noioso, film da giovanotti.......non mi ha convinto del tutto. VOTO: 4.8
commento di AntofroncyCommedia insipida dove il protagonista maschile non riesce mai ad essere simpatico e la protagonista femminile fa un po' troppo la piaciona.E quando gli attori non convincono il film non decolla mai.
commento di Quentin99storiella scontata ma film scorrevole non annoia
commento di raimea