Regia di Stuart Gordon vedi scheda film
Un pericoloso e misterioso serial killer-cannibale viene condotto nella cella di una stazione di polizia presidiata nottetempo da alcuni agenti di turno, tra i quali la giovane matricola Danny Bannerman appassionata di letteratura e cinema dell'orrore. Quello che i poliziotti non immaginano nemmeno è che l'inquietante personaggio preso in custodia è in realtà uno sciamano Cajun che si ciba del corpo delle proprie vittime per poterne possedere l'anima.
Fear Itself (2008): Locandina
Episodio della serie NBC Fear itself e tratta dall'omonima short-story di Peter Crowthe, questo piccolo horror dell'assedio diretto dal veterano Stuart Gordon rimesta nel breve immaginario delle leggende popolari americane giocando con i luoghi comuni e le citazioni del genere ma anche con la sapiente costruzione di un'atmosfera onirica ed ossessiva nel rispetto dei principi ispiratori di una antolgia del mistero alla ricerca delle radici più profonde della paura e del terrore.
Se le premesse da slasher movie restano solo lo specchietto per le allodole di una divertente citazione editoriale, quello che muove la mano dell'autore di Re-Animator è trasferire nell'ambientazione claustrofobica di una trincea da Assault on Precinct 13 (John Carpenter - 1976) le dinamiche di una caccia all'uomo che animavano la trasferta di una civiltà in gita di piacere tra le selvagge valli dei monti Appalachi (Deliverance - 1972 - John Boorman) piuttosto che lo scontro di culture belligeranti tra le paludi della Lousiana (Southern Comfort - 1981 - Walter Hill) dove la dimensione irrazionale di una primitiva enclave francofona ricordava all'America gli oscuri riti ancestrali su cui si fondava l'origine di una civiltà dominata dalla violenza e dalle sete di potere.
Southern Comfort (1981): Una scena del film
Fear Itself - Eater (2008): Una scena del film
Fear Itself - Eater (2008): Una scena del film
Fear Itself - Eater (2008): Una scena del film
Se la serialità televisiva americana riesce a condensare in poche battute e qualche scena ad effetto gli efficaci rimandi a questa tradizione culturale, i limiti di un format che deve restare confinato entro i quaranta minuti si fanno sentire eccome, precipitando la spassosa parodia di un macabro scontro tra sessi (The silence of the Lambs - 1992 -Jonathan Demme) nel gioco a rimpiattino che una graziosa biondina col pallino per l'orrore ingaggia con un inquietante stregone divoratore di uomini da combattere con la forza della disperazione e di un agente topicida. Se noi siamo quello che mangiamo...muoia Sansone con tutti i filistei!
Zuzu zuzu ziza, canumimalei!
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