Regia di McG vedi scheda film
Agli americani piace ambientare i film di genere a Parigi,e ancor più inquadrare,prima o poi,nel corso della storia,la torre Eiffel:è ambientato là anche "3 Days to kill",che prevede un sicario della CIA scoprirsi affetto da un cancro,e cercare,in contemporanea,di ritrovare il rapporto con la moglie e la figlia che aveva abbandonato,e ritrovare e eliminare una pericolosa organizzazione terroristica capeggiata da un tizio che chiamano "L'Albino".In pratica,si tratta di voler chiudere i conti prima di giungere al gran finale:tra una sparatoria e un confronto con la non semplice erede,che rischia più di una volta di mettersi nei guai con fiera incoscienza adolescenziale,l'agente ha un'alleata a doppio taglio,una collega che ha in serbo per lui un patto,e forse una cura sperimentale ma efficacissima.Diretto da McG,ma si nota eccome la mano di Luc Besson,che produce,"3 days to kill" è un thriller che alterna accelerate d'azione,in cui però Costner,che ha ritrovato un pò di forma fisica,pare partecipare soprattutto da fermo (ma per essere un malato a quello stadio,è anche troppo messo bene fisicamente....) a toni da commedia familiare,con scaramucce tra genitore pentito della vita che ha fatto,e figlia rancorosa.C'è una citazione spiccicata da "Guardia del corpo",quando il protagonista salva la figlia da tre coetanei con brutte intenzioni,e un finale che lo stesso Costner ha blandamente criticato,fin troppo conciliante,che stride con il racconto.Tuttavia,ci troviamo di fronte a un prodotto di genere abbastanza decoroso,senza grandi guizzi nè di regia,nè di sceneggiatura,in cui gli attori forniscono professionismo (e Amber Heard un goccio di seduzione e ambiguità che non guastano),ma probabilmente,appunto,il produttore,che gioca in casa con l'ambientazione della pellicola,ha messo fin troppo bocca.
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