Regia di Douglas Sirk vedi scheda film
Crifford Groves (Fred McMurray), bravo e generoso padre di famiglia di Los Angeles, non riceve alcuna attenzione né dalla moglie (Joan Bennett) né tanto meno dai suoi ragazzi. Comincia così ad interessarsi ad una donna (Barbara Stanwyck) che lo ha amato nell'ombra per vent'anni, diventata ricca e famosa ma anche saggia, al punto da rinunciare alla possibile nascita di una relazione e da spingere Clifford dai suoi.
Dietro una scorza di buoni sentimenti il film cela il disagio della vita all'interno dell'istituzione familiare, che costringe a scelte contrarie ai propri desideri. Il registro del film è tuttavia ambiguo, oscillante tra la condanna dell'ipocrisia della famiglia e la possibilità di redenzione di quest'ultima, ma la sceneggiatura di Bernard C.Schoenfeld (tratta da un soggetto di Ursula Parroti) ne riscatta i limiti grazie ad un gioco di equivoci dai risvolti quasi gialli. Il film è un remake di There's always tomorrow di Edward Sloman.
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