Clifford, industriale benestante, conduce all'apparenza una vita normale con la moglie e i due figli ormai grandi. Ma in realtà è insofddisfatto per la monotonia del tran-tran famigliare e per l'indifferenza che i figli mostrano per lui. A poco a poco si lega con una donna sua conoscente da tanti anni: la loro relazione è innocente, ma i figli (che se ne sono accorti) sospettano che la donna sia l'amante del padre. La situazione famigliare peggiora, Clifford si innamora veramente e vorrebbe scappare con lei. Melodramma fiammeggiante come tutti quelli diretti da Sirk, maestro del genere, che ripropone la coppia di protagonisti de La fiamma del peccato.
Eccellente melodramma di Douglas Sirk, il più grande regista di tutti i tempi,di questo genere di film, con il suo stile inconfondibile e nella direzione di tutti i suoi magnifici attori.
In difficolta' con la famiglia ,dove i figli sono molto freddi con lui ,un ricco industriale di giocattoli (Mac Murray) si riavvicina a una sua vecchia fiamma (Stanwyck) .Remake di un film del 1934 di E.Sloman,la pellicola scandaglia l'istituzione familiare ,la cui degenerazione porta a una routine e alla conseguente ricerca di adulterio,con una classe media ridotta e mediocre.Certo se dobbiamo… leggi tutto
Crifford Groves (Fred McMurray), bravo e generoso padre di famiglia di Los Angeles, non riceve alcuna attenzione né dalla moglie (Joan Bennett) né tanto meno dai suoi ragazzi. Comincia così ad interessarsi ad una donna (Barbara Stanwyck) che lo ha amato nell'ombra per vent'anni, diventata ricca e famosa ma anche saggia, al punto da rinunciare alla possibile nascita di una…
Quella che avrei dovuto sposare U.S.A. 1956 la trama: Clifford Groves è un industriale del giocattolo, vive e lavora a Los Angeles ha un buon matrimonio, con una moglie che ama Marion e tre figli, però si sente a ragione trascurato dalla moglie e poco considerato dalla prole. Quando Clifford incontra casualmente Norma Vale, in viaggio d’affari da New York, una sua vecchia…
In difficolta' con la famiglia ,dove i figli sono molto freddi con lui ,un ricco industriale di giocattoli (Mac Murray) si riavvicina a una sua vecchia fiamma (Stanwyck) .Remake di un film del 1934 di E.Sloman,la pellicola scandaglia l'istituzione familiare ,la cui degenerazione porta a una routine e alla conseguente ricerca di adulterio,con una classe media ridotta e mediocre.Certo se dobbiamo…
Ha ancora un senso proporre un regista come Douglas Sirk? Ha ancora un senso proporre il mélo oggi? Che cos'è il mélo,oggi? Manipolazione dei sentimenti? Svilimento calcolato delle nostre emozioni…
"l'Orestea non è forse un melodramma? Ciò che avveniva tra re e principi lo si è trasposto nella borghesia. E gli intrighi restano profondamente analoghi. E' una forma d'arte assolutamente tradizionale -credo…
Un sottile gioco psicologico è alla base di questo film di Douglas Sirk, un “melodramma famigliare” che diviene una (ulteriore) spietata critica (e analisi) della società borghese americana degli anni 50 i cui ruoli son rigidi e ben definiti, dai quali non si può uscire (e se ci si tenta, si è costretti a pagar caro –vedi Desiderio di donna e altri), la cui vita è ridotta ad una…
la perfezione melodrammatica fatta film, senza eccessi inutili e con attori calibrati benissimo:Sirk batte sul tema ricattatorio dei figli a cui i genitori si devono inchinare, qui è risolto meglio del solito.Bella la scena della Stanwyck che reagisce alla contrapposizione con i figli di lui,simbolicamente valido, il robot.. che cammina sul tavolo, dopo che lui vede parte lei..
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Commenti (2) vedi tutti
Eccellente melodramma di Douglas Sirk, il più grande regista di tutti i tempi,di questo genere di film, con il suo stile inconfondibile e nella direzione di tutti i suoi magnifici attori.
leggi la recensione completa di claudio1959Voto 5,5. [25.07.2010]
commento di PP