Regia di Bennett Miller vedi scheda film
Ispirato ad un episodio di cronaca realmente accaduto ed a cui il regista si attiene fedelmente e con il pregio di non lasciarsi andare, visto il tema, ad eccessi o sbavature, con stile quasi documentaristico, soffemandosi poco e quanto basta sulle motivazioni che portano al drammatico epilogo finale (appena accennato come causa del disagio psichico il rapporto madre-figlio) e su cui é bene si arrovellino gli esperti in materia.
La pellicola si regge tuttavia sulla grandiosa interpretazione di Carell, irriconoscibile e perfetto nel delineare senza enfasi e istrionismi il personaggio paranoide di Dupont a conferma di una vecchia regola che vuole un attore comico in grado più di altri di interpretare ruoli drammatici (Chaplin docet) e di un altrettanto barvo Ruffalo, finora caratterista duttile e perfetto nei più svariati contesti ed in continua maturazione. Molto meno Tatum la cui espressività é di la da venire ma anche questa non é una novità.
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