Trama
La vera storia di John Du Pont (Steve Carrell), uno schizofrenico paranoico che ha usato i suoi 800 acri di terreno in Pennsylvania per costruire una struttura di formazione e preparazione per atleti di wrestling. Nel 1996, nella struttura, Du Pont ha ucciso, sparandogli, il wrestler medaglia d'oro olimpionica David Schultz (Mark Ruffalo). Erede dell'immensa fortuna della sua famiglia, Du Pont si è chiuso nella sua villa nei due giorni successivi all'omicidio, trascorrendo il tempo al telefono con i negoziatori.
Approfondimento
FOXCATCHER: LA VERA STORIA DEI FRATELLI SCHULTZ
Diretto da Bennett Miller e sceneggiato da E. Max Frye e Dan Futterman, Foxcatcher è basato sulla vera storia di Mark Schultz, un wrestler olimpionico il cui legame con il "protettore" John du Pont, un ricco erede, e il fratello Dave Schultz, anch'egli campione, portò ad alcune improbabili e letale conseguenze. Invitato a trascorrere il periodo precedente alle Olimpiadi di Seul del 1988 nella tenuta di Du Pont, Mark sperava di concentrarsi sulla sua formazione e di liberarsi dell'ombra del venerato fratello Dave. John, invece, vedeva in lui la sua possiblità di poter formare una squadra di wrestling mondiale per ottenere successo e liberarsi dal giogo della disapprovazione materna. Vedendo nel suo benefattore una sorta di fugura paterna, Mark inizia a dipendere dalla sua approvazione ma rimane vittima del comportamento insolito e psicologicamente crudele del suo pigmalione, la cui attenzione si concentra su Dave dando vita a un pericoloso triangolo destinato a culminare in tragedia.
Storia che si concentra su argomenti come l'amore fraterno, la lealtà tradita, la corruzione e il fallimento emotivo, Foxcatcher come tutte le precedenti opere di Miller - Truman Capote - A sangue freddo e L'arte di vincere. Moneyball, ad esempio - esplora i grandi temi della società attraverso un manipolo di personaggi complessi ma realmente esistiti, qualificandosi come un biografo sui generis in grado di parlare in generale pur concentrandosi su vicende particolari. Per documentarsi al meglio sul dramma dei fratelli Schultz, Miller ha passato diversi anni tra Iowa, California, Colorado, Missouri e Pennsylvania, alla ricerca dei luoghi in cui i due sono cresciuti e di testimoni delle loro vicende: lo stesso Mark Schultz, la vedova di Dave, i loro amici, i loro compagni e la polizia, gli sono stati d'aiuto per ricostruire il rapporto creato dai fratelli con du Pont.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
In Foxcatcher a interpretare il ruolo dei fratelli Mark e Dave Schultz sono rispettivamente gli attori Channing Tatum e Mark Ruffalo. Figli di genitori separati, Mark e Dave non sono mai stati due fratelli come tutti gli altri: Dave, sebbene fosse di poco più grande, ha finito quasi con il comportarsi da genitore con Mark, che a sua volta ha dipeso da lui sia emotivamente sia per la sua formazione atletica. Il loro rapporto però è minato dallo stesso sport: a contribuire al loro allontanamento è infatti la gelosia che Mark nutre nei confronti del successo come wrestler di Dave, dando vita a una rivalità destinata ad aumentare con il passare degli anni e a sfociare in fenomeni di "autopunizione" e crescente aggressività.
Mentre Dave comincia a formarsi una vita adulta destreggiandosi tra la propria famiglia formata con Nancy (portata in scena da Sienna Miller) e la carriera, Mark - che si sente tradito dall'allontanamento dal fratello - si lascia abbindolare dal richiamo di John du Pont, il ricco ereditiero a cui presta il volto Steve Carell. Accettando il suo invito nella tenuta di Foxcatcher, Mark intravede la possibilità di diventare quell'eroe che non è mai stato, di ottenere quella gloria che ha sempre sognato e di distaccarsi definitivamente dal fratello. Per du Pont, ottenere successo con Mark significa invece far finalmente qualcosa di concreto dopo i fallimenti come ornitologo, filatelico, filantropo e benefattore per sport di tutti i tipi, e saziare le aspettative di chi lo circonda, a partire dalla madre Jean, impersonata da Vanessa Redgrave.
Note
Miller costruisce un film che lavora sul classico ma è in cerca continua di scarti e scompensi, di tratti alienanti, di spettri. Sono i corpi muti a parlare, a dire delle tensioni psichiche, sessuali, economiche: la lotta non è uno sport, qui. È una tragedia implosa, silente. E non è solo un biopic, un ritratto umano, Foxcatcher. Ma storia d’America, parabola sull’imperialismo economico e culturale, mitologia che s’infrange e non smette d’infrangersi.
Trailer
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- Prix de la mise en scène a Bennett Miller al Festival di Cannes 2014
Commenti (12) vedi tutti
Un film di una noia mortale
commento di SladkiiRacconto, un po' modificato nelle date per scelta registica, di un fatto di cronaca gravissimo avvenuto molto dopo le Olimpiadi di Seul del 1988, quando uno spaventoso crimine aveva turbato profondamente l’opinione pubblica per la notorietà delle persone coinvolte, soprattutto di John Eleuthère Dupont.
leggi la recensione completa di laulillaLo stile da docufilm di questa vicenda biografica sembra sacrificare sull'altare del realismo le sue potenziali attrattive romanzesche. Il risultato e' giocoforza anodino. La disciplina olimpica citata e' ovviamente la Lotta Libera e non lo spettacolo d'arte varia del Wrestling.
commento di maurizio73Ottimo film, basato su un terribile fatto di cronaca nera.
leggi la recensione completa di Furetto60Il nulla. Voto 0
commento di ScemaranFilm non molto coinvolgente e per nulla appassionante.Sarà anche una Storia vera ma a parte il finale sciagurato,il resto non convince (e non c'entra solo lo Sport Olimpico dell'Atleta già poco abbordabile ...) !!! voto.2.
commento di chribio1Mette i brividi...e pensare che sia una storia vera ne mette ancora di più.
commento di slim spaccabeccoFilm interessante,che tratta di una disciplina sportiva poco nota, con personaggi a tutto spessore. Comunque non riesce a entusiasmare forse perché manca una presa di posizione per una regia troppo asettica.
commento di gacA Hollywood si sta raschiando il fondo del barile? I "tratto da una storia vera" iniziano a scarseggaire? Una storia pescata a caso, per nulla interessante, resa "importante" non si sa esattamente come, se non per merito del marketing.
commento di moviemanStoria incredibile resa bene, con licenze, nel film.
leggi la recensione completa di tobanisUna storia vera, intrisa di tanti sentimenti, foriera di più che qualche emozione. La storia è avvincente, ma il cast, Steve Carell in primis, la eleva nel novero dei film da ricordare.
leggi la recensione completa di scandonianoFilm sportivo solo in superficie, secco tragidramma in profondità, in cui l'anima pura dello sport viene ingannata e corrotta dal fascino del potere. Da applausi Tatum e (soprattutto) Carrell...
commento di _Rocky_