Regia di Greg 'Freddy' Camalier vedi scheda film
Muscle Shoals, popolazione 8.132. Ma non è il frontespizio di un romanzo di Jim Thompson. Il paese esiste, in Alabama, sul fiume Tennessee. E sarebbe un puntino sulla mappa se da quelle parti un signore poverissimo, che si scaldava col petrolio in un barile, Rick Hall, non avesse deciso di costruire da solo uno studio di registrazione.
Dove invitò a suonare quattro amici (d)al bar, tutti bianchi e tutti bravissimi. Si inventarono un suono, e dai campi di cotone chiamarono un giovane nero che avevano sentito cantare. Insieme incisero una canzone, When a Man Loves a Woman. Lui era Percy Sledge.
Il documentario Muscle Shoals Dove nascono le leggende racconta la storia di quelle quattro mura e dei cantanti e delle band che da oltre mezzo secolo fanno la fila per registrare insieme a quei musicisti, «che a vederli - dice Bono - sembrano i commessi di un supermarket». I Beatles incidono lì Anna due settimane prima che arrivino gli Stones per You Better Move on. Sono i primi anni 60 e l’Alabama è la regione più razzista del pianeta. I redneck di Rick Hall se ne fregano. Lui stesso va all’aeroporto a prendere Wilson Pickett che lo tratta malissimo («Che ne sa quest’uomo bianco di come si produce un disco di Wilson Pickett?!»).
Poi diventano fratelli e creano Mustang Sally e Land of 1000 Dances. Ma di aneddoti ce ne sono centinaia, molti dei quali raccontati (dai protagonisti) in un film nelle cui vene scorre la musica più bella del mondo.
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