Regia di Lamberto Bava vedi scheda film
L'impavida principessa Fantaghirò viaggia in un'altra dimensione per salvare una moltitudine di bambini, presi in ostaggio per essere divorati dal malvagio orco-pirata Senzanome, dal corpo interamente legnoso.
Dopo la pausa - pur feconda - del 1995, Lamberto Bava torna per l'ennesima volta sui suoi passi e firma questo Fantaghirò 5, ultimo (e stanchissimo) capitolo delle avventure della principessa combattente portatrice di valori e messaggi positivi. Nel paio di anni intercorso fra questo film e il precedente episodio della saga, comunque, il regista non era certo rimasto con le mani in mano: anzi, aveva diretto altri due lavori televisivi dal simile approccio, fantasy per famiglie: Desideria e l'anello del drago e Sorellina e il principe del sogno. Considerando che il Nostro veniva dall'horror, non male come svolta. Alessandra Martines ritorna nei panni della protagonista: in cinque film da tre ore e passa ciascuno (totale: fra le 16 e le 17 ore di proiezione) non ha ancora imparato a recitare, ma poco importa: quel che conta innanzitutto qui è il suo smagliante sorriso, che non l'abbandona mai e trasmette la serenità - o meglio la totale mancanza di turbamenti - che il pubblico davanti al piccolo schermo richiede. Nel cast ritorna per la quarta volta Brigitte Nielsen, assente solo nel primissimo Fantaghirò; i due innesti principali nel reparto attori per questo episodio sono Remo Girone e Luca Venantini. Colonna sonora ancora affidata ad Amedeo Minghi, sceneggiatura del solito Gianni Romoli, effetti speciali molto più presenti che negli altri film della serie, sempre a cura di Sergio Stivaletti. 2/10.
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