Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Dramma di grande intensità, tratto da una storia realmente accaduta e con un Pacino straordinario (e Charles Durning, il tenente Moretti, è un'ottima spalla). Impossibile, se non tifare, per lo meno avere pietà dei due maldestri rapinatori per disperazione; il loro piano non esiste e questo è ciò che tiene sulle spine lo spettatore fino alla fine. L'angoscia metropolitana, la folla che parteggia per i banditi, la televisione onnipresente, l'eterna contrapposizione fra poliziotto buono e poliziotto cattivo, sono tutti elementi che completano il quadro: verosimile, concreto, impietoso. Un film che comincia quasi per caso (e vive anche alcuni momenti comici, come la montatura televisiva della vicenda) e finisce con una reale tragedia. Peccato per la lunghezza, due ore che diluiscono eccessivamente la tensione in un film per forza di cose statico.
Estate 1972; Sal e Sonny (e un complice che però se la batte subito) entrano in una banca per una rapina. La situazione precipita in fretta: circondati dalla polizia, i due si vedono costretti a tenere in ostaggio il personale per alcune ore. Poi l'FBI mette a loro disposizione un autobus che li conduce all'aeroporto. Ma non c'è tempo per la fuga: prima c'è il blitz degli agenti, che uccidono un rapinatore e arrestano l'altro.
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