Regia di Miles Deem (Demofilo Fidani) vedi scheda film
Fra la fine dei Sessanta e i primi Settanta, il semi-ignoto Demofilo Fidani diresse una manciata di western fra i più sgangherati in assoluto del filone all'italiana; come nel caso di questo Django e Sartana, si trattava di lavori a bassissimo budget senza nomi di particolare richiamo e spesso scritti dallo stesso regista, qui con la collaborazione della moglie Mila Vitelli. Fidani si ritaglia inoltre un ruolino e partecipa alla produzione; la figlia Simonetta Vitelli si occupa invece dei costumi e recita in uno dei ruoli centrali della pellicola con lo pseudonimo di Simone Blondell. Oltre a sottolineare la necessità di mischiare due dei personaggi più fortunati delle innumerevoli saghe dello 'spaghetti' per aumentare le potenzialità di richiamo del lavoro, c'è davvero ben poco da dire di questo film: interpretazioni canine, doppiaggio semi-amatoriale, una trama semplice semplice e portata avanti con dialoghi artificiosi... le ragioni per parlare di 'serie Z' ci sono tutte. Fabio Testi è l'unico nome di un certo livello sul cartellone e non si può certo dire che la cosa sorprenda, dopo le considerazioni appena fatte; le musiche di Coriolano Gori non sono niente di che. 1,5/10.
A Black City spadroneggiano due banditi, Sanchez e Willer, con le rispettive bande; l'arrivo di un nuovo sceriffo misterioso e del cacciatore di taglie Sartana, però, è destinato a cambiare la situazione.
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