Regia di Gary Fleder vedi scheda film
Una schifezza inutile, da sottozero. Due stelle che poi sono il sempre efficace Statham (padre cinematograficamente inadeguato come pochi: solo DiCaprio è peggio di lui nella parte) e il gradito ritorno di Winona Ryder. Gradito esteticamente perchè parti più insignificanti e brutte bisogna cercarle con perizia.
Un'orribile accozzaglia di luoghi comuni e repertorio del genere che, si scopre nei titoli di testa, porta la firma di quel simpatico vecchietto di Sylvester Stallone. Ma dai: già fai cacare come regista, pure scrittore adesso? Un po' di misura!
Giuro: si fa fatica ad arrivare alla fine.
Potrei fare un copia&incolla da altri 50 film. Stallone l'ha fatto. Sperabilmente gratis.
C'è un atletico vedovo ex agente speciale antidroga che si è ritirato pacifico pacifico a Bucodiculoville, da qualche parte in campagna, con la figlioletta. I soliti bifolchi buzzurri gli danno fastidio e lui li stende. Allora parte la faida. Fra un personaggio insignificante e l'altro il supercattivo sarebbe un gangster motociclista che vuole vendicare la morte del figlio, causata dal fatto che l'agente speciale faceva il suo lavoro e il figlio era un coglione. Da qualche parte, per puro eccesso d'istrionismo, s'infila James Franco. Ovviamente Statham ammazzerà tutti e vivrà felice e contento con la prima fica di passaggio (notare che in campagna negli Usa tutte le insegnanti sono ex-fotomodelle eccetera).
Mi ha irritato solo a scriverne.
Prepotentemente fastidiosa: enfatica, esagerata, materiale da deficenti come tutto il resto della pellicola.
Aggiungerei uno sceneggiatore, una storia, dei personaggi vagamente verosimili e qualche scena d'azione. Fatto questo, anche un idiota dietro la macchina da presa qualcosa può combinare. Viceversa, molto meglio Uwe Boll.
Per trovare un film così brutto devo pensarci sopra. Puro videoclip: riprese oscure in campi strettissimi (così nelle scene d'azione, suppostamente la cosa migliore, non si capisce una mazza) per i momenti drammatici, roba da Mulino Bianco per tutto il resto. Vanamente enfatico, discontinuo e parrocchiale nello sviluppo, una roba del genere dovrebbe stroncare la carriera a chiunque. Quale carriera, uno si domanda? Boh, infatti.
Another day in the office. Sfruttato malissimo, nel caso specifico.
Un suicidio attoriale. Semmai ci fosse una parte che non vuol dire un cazzo di niente, lui se l'è scelta benissimo.
Scollegato proprio.
L'unica cosa bella del film galleggia paurosamente sotto il livello di guardia. Si vede che ha bisogno di soldi.
Altro personaggio incredibile/assurdo e difficilmente sopportabile. Ci prova, ma non è davvero cosa.
Goddam... ma non ce l'hai una famiglia, Frank? Non potresti pensare a loro nei fine settimana invece di prestarti a certi registi?
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