Regia di Gary Fleder vedi scheda film
Sylvester Stallone riscrive (il soggetto è un romanzo) e Gary Fleder (La giuria, The Express) dirige un action movie tanto convenzionale (tutto quello che si immagina che possa accadere, accadrà… ma non solo quello però), quanto discreto (ergo moderatamente godibile) per alcune ragioni.
Perché la sorpresa dell’impatto doloroso contro l’acciaio rivestito di un sottile strato di pelle (ovvero quella sperimentata dai gaglioffi di provincia che hanno la sfortuna di fare la conoscenza di 178 cm di soli muscoli) provoca sempre le sensazioni giuste.
Perché quel colosso minaccioso ed implacabile è conosciuto con il nome di J.Statham, il quale (diviso tra rudezze pubbliche e tenerezze private: maurizio73) sfodera il suo ghigno migliore (ove non provi a convincerci di essere un padre amorevole ovvero, per fortuna, il meno possibile) quando si dimena a menar le mani coi tipacci di cui si è detto.
E perché dall’altra parte della barricata c’è un attore assai interessante (spesso non banale), ovvero J.Franco, il quale, invero, stavolta non sembra particolarmente convinto (e convincente), ma, in un modo o nell'altro, fa sempre la sua p… (ehm) “degna” figura.
Cento minuti di svago semplice semplice ed un commiato singolare, un po’ “sbruffone” (beh, non per niente ci sono Sly & Statham di mezzo), non possono che lasciarci col sorriso sulla bocca.
P.S. Ah, quasi dimenticavo di rendere il giusto tributo a Clancy Brown, attore notissimo per il ruolo della nemesi dell'highlander C.Lambert (nell'omonimo film), ma quasi per niente in quello dell'anonimo "servitore dello stato" (declinato in tutte le forme possibili, non sempre lusinghiere) in non pochi film successivi. Mai (dico mai) sprecato.
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