Regia di Paolo Bianchini vedi scheda film
Un western con una sceneggiatura più originale del solito che mescola tensione a sparatorie, disunendosi solo nel finale dove Bianchini si lascia scappare qualche incongruenza (nell'assalto alla reggia sudista Woods entra all'interno dell'abitazione e subito dopo lo ritroviamo mentre esce fuori da una siepe che si trova sull'altro lato dell'edificio).
Studiata la regia di Bianchini che si impegna continuamente a ricercare l'inquadratura di maggior impatto, proponendo soggettive (bella quella dall'interno di una fossa con la terra che cade sulla mdp), carrellate, riprese con telecamera a braccio che segue i protagonisti e quanto di utile potesse esserci per rendere più dinamica possibile la visione.
Il film, purtroppo, viene penalizzato da una colonna sonora spenta e da personaggi interpretati in un modo un po' troppo freddo dagli attori. L'unica interpretazione che lascia qualcosa e scuote lo spettatore è quella di John Ireland, gli altri pur non essendo pessimi non riescono a trasmettere nulla.
Non sono particolarmente brillanti neppure i dialoghi e le caratterizzioni dei vari protagonisti. Assente del tutto la poetica malinconica che contraddistingueva la maggior parte dei nostri "spaghetti". Voto: 6
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